allora non avevo sbagliato, era veramente un rimprovero.non metto in dubbio naturalmente ne' la tua buona fede ne' il tua amore.
ma non accetto il tuo rimprovero, perche' e' assolutamente ingiustificato.
non ho MAI fatto un certo tipo di militanza, e cioe' quella che fai tu.
non l'ho mai fatta perche' non ci sono tagliata, non perche' la contesti in nessun modo, anzi.
ho gia' spiegato varie volte che ho molta difficolta' a incontrarmi con la gente ai tavoli: mi innervosisco, mi rodo il fegato e sto male.
sara' timidezza, sara' insofferenza, sara' quello che vuoi ma non ce la faccio.
e questo da quindici anni a questa parte :-)
dunque non vedo in che cosa consista la mia presunta "complicita'" con il regime.
spedisco fax, lettere, faccio delle telefonate, e spiego o tento di spiegare ai miei amici e conoscenti non radicali la nostra politica.
in che cosa di grazia consiste il mio "non fare"?
nel non partecipare alla Maratona?
e' piu' forte di me, la sola idea mi spaventa.
e' un reato? significa secondo te essermi impigrita?
giustifica l' "ex radicale" che mi hai appioppato varie volte?
non credo che io debba ricordarti le mie "medagliette" conquistate sul campo.
non credo che io debba ricordarti la mia costante presenza attiva da quindici anni a questa parte nel partito e poi nel movimento.
e non credo, Vincenzo, che tu debba scuotermi in alcun modo.
credo invece che tu debba rivedere un pochino il tuo metro di valutazione.
con amore :-)
L: