NON VOTO
Articolo di Michele Serra (prima pagina)
Toh, chi si rivede; i referendum. Cioé quel nobile strumento democratico che serve ai popoli saggi per decidere su questioni così grandi ed evidenti (il divorzio, per esempio) da poter essere definite con un sì oppure con un no; e ai popoli rincitrulliti per illudersi di poter risolvere con un sì o con un no questioni tecnico-giuridiche delle quali non capiscono nulla, e che nei paesi civili vengono affrontate dalla famosa classe politica (che è eletta e pagata apposta per farlo). Non so se la nostra classe politica sia così inetta o fraudolenta da non voler fare il proprio mestiere. So che il mio mestiere per questa volta e se continua così anche per i prossimi referendum, è non andare a votare. Perché non è serio che mi si chieda di decidere, per esempio, sulla didattica nelle scuole elementari (referendum n.16). Ed è ancor meno serio che questo giochetto ('il piccolo legislatore')venga travestito, come fa Pannella, da rivoluzione Politica, da grimaldello per scardinare 'la partitocrazia'. Della partitocra
zia penso tutto il male possibile.Ma sostituirla con la demagogia è come voler curare un ammalato a revolverate.