"IL RISULTATO DEI REFERENDUM NON PUO' ESSERE DIFESO DA CHI LI HA PROMOSSI"; IL PRESIDENTE SCALFARO PUO' CONSIDERARSI SODDISFATTO...".DICHIARAZIONE DEL CONSIGLIERE COMUNALE CARMELO PALMA:
"Ieri sera la Corte Costituzionale ha stabilito che il comitato promotore del referendum contro il finanziamento pubblico dei partiti (il 18 aprile 1993 il 90% dei votanti si espresse contro il finanziamento pubblico) non può difendere il risultato referendario, non può chiedere alla Corte di dichiarare incostituzionale la legge approvata sotto Natale, in mezza giornata, dal Parlemento, che ripristina il finanziamento pubblico, spacciandolo per <>.La decisione della Corte è molto grave: se neppure il comitato promotore, considerato fino al momento del voto "potere dello Stato", non può tutelare la volontà espressa dai cittadini, che ha forza di legge, quali strumenti rimangono per opporsi alla costante disapplicazione, non attuazione, tradimento di tale volontà?
Non posso, infine, tacere sulla grave responsabilità che il Presidente della Repubblica ha avuto in questa vicenda: Scalfaro ha promulgato la nuova legge sul finanziamento pubblico senza aspettare il responso della Corte Costituzionale; la firma del Presidente ha pesato come un macigno su tale giudizio; l'ennesima interferenza e copertura politica del Presidente della Repubblica, a difesa di una vera e propria "rapina di Stato", rappresenta l'ennesima pagina nera nella storia della Repubblica.".
Torino, 10 gennaio 1997
