"ORA BICAMERALE E REFERENDUM SONO FATALMENTE IN CAUSA INSIEME, SPECIE SE SI ACCETTA ANZICHE' CRIMINALIZZARE, L''EMENDAMENTO COSSIGA'. VEDREMO SE LA CONSULTA SARA' ESPRESSIONE DI BERTINOTTI ED ELIA, RODOTA' E MANZELLA PIUTTOSTO CHE DEI MODERATI DELL'ULIVO E DEL POLO. SE CONFERMA LE SUE SCELTE SFASCISTE E CONSERVATRICI, AVREMO SETTE O TREDICI INDIVIDUI DA ISCRIVERE NELL'ALBO NERO DELLA DEMOCRAZIA."
Roma, 12 gennaio 1997
"Noi non amiamo certo la Bicamerale, ma ancor meno una terza Camera dei partiti, cioé la Costituente. Ci sembra francamente un incubo, piuttosto che un bel sogno irrealizzabile. Se la Bicamerale salta (e ci auguriamo che salti, senza l' "emendamento Cossiga", che la renderebbe tollerabile) la partitocrazia pressoché intera s'arresterebbe di slancio sulla trincea improvvidamente immaginata, mitizzata da Segni.
Quel che sembra impossibile, e si è invece realizzato, è il mancato schierarsi di D'Alema, di Berlusconi, di Prodi e di Fini a favore della Costituzione e dei diritti politici dei cittadini in tema referendario. Il referendum sull'abolizione della quota proporzionale, infatti, avrebbe fornito alla Bicamerale (e, in prospettiva, il che sarebbe ancora più importante, al contesto politico italiano dei prossimi mesi e forse anni) una libertà ed un'assicurazione contro ricatti comunisti e democristiani, oltre che della selva di cespugli, di grande forza. Il semplice spettro di un sistema di votazioni anglosassone avrebbe ridotto sicuramente questi ultimi a maggiore ragionevolezza. La Corte Costituzionale, oggi, rischia di essere l'interprete di volontà politiche e faziose molto più espressione dei Bertinotti e degli Elia, dei Rodotà e dei Manzella, forse anche del Presidente politico della Repubblica (lo vedremo!), piuttosto che del Pds, di D'Alema, di Prodi, dell'Ulivo. Se la Corte confermerà la sua tradizi
one di organo politico e politicante, se toglierà a 48 milioni di italiani la possibilità di esprimersi con un libero voto, contro quanto conquistarono più di cinquanta anni fa la Resistenza, gli Alleati, la Costituzione, su 19 riforme referendarie, occorrerà per prima cosa nella nuova Costituzione, o con apposita riforma costituzionale, spazzar via un pericoloso organo eversivo, dove sette persone siano legittimate a fare quel che nemmeno in Stati autoritari è possibile fare. Sette o tredici persone che siano, da iscrivere nell'albo nero della nostra storia civile, antifascista, anticomunista, antichiericale e anticlericale".