Roma, 12 gennaio 1997In una Conferenza Stampa (che sarà ritrasmessa per le redazioni dei quotidiani alle ore 19.20) Marco Pannella, il senatore Pietro Milio, e il direttore di Radio Radicale Massimo Bordin hanno denunciato il fatto che il 18 gennaio al Tribunale di Agrigento rischia di concludersi un'allucinante vicenda di enorme proporzioni sociali e politiche. In tale data, infatti, si avrà la requisitoria del PM e le possibili conclusioni fino alla sentenza sullo 'scandalo del manicomio di Agrigento', scoppiato per iniziativa di Mimmo Modugno e del Partito Radicale nel 1988 e che, da allora, con fiammate senza conseguenze, ha finito per essere occultato nella sua realtà. Prima grande scandalosa situazione, che vale la sicura nullità del processo, anzi dei due processi l'uno a carico dei sanitari e l'altro a carico degli amministrativi del manicomi. In entrambi i casi infatti, il processo ha escluso la possibilità di costituzione delle parti civili interessate oltre 500 famiglie, poiché le notifiche giudiziarie prescritte non
furono fatte o avvennero in assoluta condizione di ritardo, o furono mafiosamente impedite.
1. Dalle ultime indagini dei PM è risultato che in manicomio era in pieno corso un'epidemia di tubercolosi, e che almeno trentanove ricoverati, in base alle cartelle cliniche, sono deceduti, sono stati assassinati di fatto per essere stati lasciati in situazione dalla quale non poteva non intervenire morte. Marco Pannella ha affermato di ritenere che sul piano tecnico giuridico ci si trova sicuramente dinanzi non a semplici omicidi colposi quali uno dei due PM avrebbe contestato in aggiunta alla primitiva imputazione di mero abbandono aggravato di incapaci. Inoltre per anni i processi si sono trascinati con palesi situazioni illegittime sul piano dei difensori, i quali avrebbero assicurato la loro difesa ad imputati dagli interessi contrapposti.
E' assolutamente impossibile che il Procuratore della Repubblica, il Presidente del Tribunale, il Procuratore Generale non si siano accorti della totale mancanza di costituzione di parte civile e non abbiano quindi indagato sulle motivazioni di questo fatto. E' assolutamente evidente che il ceto dirigente politico e professionale di Agrigento ha posto in essere su questa vicenda una azione lunga, dolosa, complessa, di carattere mafioso con responsabilità evidenti che negli anni Ottanta del nostro secolo siano stati fatti morire per tubercolosi molte decine e probabilmente oltre un centinaio di persone affette da malattie psichiche costituisce un episodio che merita, chiediamo, le prime pagine dei nostri giornali e l'interruzione in flagranza di processi che costituiscono essi stessi espressioni chiare di responsabilità dolose o omissive in pieno corso.
2. Il senatore Pietro Milio ha illustrato una sua interrogazione al Presidente del Consiglio ed al Ministro di Grazia e Giustizia, mentre i tre conferenzieri si son rivolti espressamente e pubblicamente al CSM e al Ministro di Giustizia perché intervengano subito, prima del 18 gennaio, augurandosi che comunque il Presidente giudicante il Presidente del Tribunale, il Procuratore della Repubblica e il Procuratore generale di Agrigento non provvedano immediatamente e direttamente.
3. Marco Pannella ribadendo nel metodo e nel merito di essere candidato alla candidatura (e non 'candidato') per sindaco a Roma, ha annunciato di voler fare lo stesso gesto per quanto riguarda l'elezione del sindaco di Agrigento, anche in considerazione delle vicende omologhe a quelle del manicomio relative all'edilizia e all'urbanistica della città.