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Partito Radicale Rinascimento - 13 gennaio 1997
IL CORRIERE DELLA SERA 11 GENNAIO 1997

TARADASH: "E' L'UNICA SOLUZIONE. LA LINEA PROIBIZIONISTA E' FALLITA" (Articolo di Flavio Haver, pag.3 all'interno di: 'Stampa del mirino, svolta sulla droga'. 'Zucconi Galli Fonseca: basta fuga di notizie. Apertura agli antiproibizionisti'.)

IL PARLAMENTARE DI FORZA ITALIA

"Quella del Procuratore generale della Cassazione è un'analisi lucida. Dimostra il fallimento della linea proibizionista e la necessità di percorrere strade alternative". Marco Taradash (Forza Italia) approfitta della dura relazione di Ferdinando Zucconi Galli Fonseca all'inaugurazione dell'Anno Giudiziario e rilancia la sua vecchia battaglia per la liberalizzazione delle sostanze stupefacenti. "E' l'unica soluzione" sottolinea il parlamentare dopo aver dato atto all'alto magistrato di aver centrato il cuore del problema e di averne sviscerato gli aspetti più preoccupanti. "E' stato molto importante il fatto che Galli Fonseca abbia richiamato l'attenzione di tutti sull'enorme potere economico che il traffico di stupefacenti fornisce alla criminalità" ha aggiunto Taradash. Il quale ha ricordato che "solo pochi giorni fa, a proposito della prospettiva della liberalizzazione che può condurre ad un ridimensionamento del fenomeno, anche l'ex-presidente della Corte Costituzionale Vincenzo Caianiello ha detto di

essere favorevole all'ammissibilità del referendum sulla droga".Secondo l'esponente di Forza Italia comunque "qualsiasi siano le decisioni che verranno adottate,esse debbono essere necessariamente concordate a livello internazionale, altrimenti saranno destinate a produrre scarsi effetti". Il procuratore generale della Cassazione ha sottolineato l'esigenza di affrontare l'emergenza senza trascurare alcun aspetto. "Ha ragione, finora tutti i tentativi di aggirare il problema sono falliti. Un esempio? L'unica convenzione riuscita è quella sperimentata in Colombia. Le coltivazioni di cocaina sono state effettivamente trasformate ma adesso in quel paese si produce anche l'eroina, mentre prima ciò non avveniva", ha sottolineato ironicamente Taradash. Galli Fonseca si è soffermato anche sull'esigenza di combattere le organizzazioni criminali spezzando il circolo vizioso che consente loro di acquisire un grande potere economico dai proventi dei traffici di droga. "Anche in questo caso credo che un esempio serva a c

apire meglio la situazione" ha osservato il parlamentare di Forza Italia. "Alcuni studi eseguiti negli Stati Uniti hanno messo in evidenza come su cento dollari riciclati, solo uno viene intercettato. E questo malgrado si sia tentato di violare i santuari delle banche: non si bonifica il mare se non si comincia con gli affluenti" è la metafora utilizzata da Taradash. Nella sua relazione l'alto magistrato ha fatto riferimento ai detenuti per droga nelle carceri. "Galli Fonseca ha sostenuto che sono un terzo, a me risulta che siano due terzi", ha detto Taradash.per il quale "la macchina poliziesca non ce la fa più a stare dietro al fenomeno. Questo - ha puntualizzato - è un altro elemento che suggerisce cambiamenti radicali".

LOMBARDI: SUGLI STUPEFACENTI BANALIZZAZIONE PREOCCUPANTE

(pag.3 all'interno di: 'Stampa del mirino, svolta sulla droga'. 'Zucconi Galli Fonseca: basta fuga di notizie. Apertura agli antiproibizionisti'.)

IL PARLAMENTARE DEL PPI

"Ma è un'autorità così importante Galli Fonseca? Non saprei, me lo chiedo".Giancarlo Lombardi, ex ministro del governo Dini e ora parlamentare del PPI è perplesso.Premette: "Non ho sentito le dichiarazioni del procuratore generale della Cassazione, perché sono stato occupato tutto il giorno al Congresso, e dunque non commento cose di cui non so". Galli Fonseca ha parlato del fallimento delle politiche finora seguite nel campo delle droghe. Un invito a ripensarle e a proporre la liberalizzazione? "In generale - spiega Giancarlo Lombardi - noto una banalizzazione preoccupante del fenomeno della droga, quasi ogni volta che se ne parla. Io guardo in modo laico, senza pregiudiziali religiose al problema. Ma quando vedo che le conseguenze estreme, spesso anche la morte, sono a carico delle categorie più deboli come sono i giovani, credo che ci vogliano almeno delicatezza, prudenza ed attenzione se si vuole trattare l'argomento droga". E invece secondo Lombardi spesso "si una la questione della droga come cartina d

i tornasole per stabilire chi è più moderno e chi meno.Io non rifiuto a priori soluzioni anche coraggiose ma penso che sia superficiale il modo di approccio per esempio dei radicali" che da tempo chiedono di legalizzare le droghe leggere. Fin qui Lombardi. Ma ieri nel giorno del discorso del procuratore generale della Cassazione i popolari, durante i lavori del Congresso hanno presentato una raccolta di firme dalla slogan: "Droga libera? No" L'iniziativa è stata sponsorizzata dal segretario uscente Gerardo Bianco e proposta da Don Mazzi. Obiettivo: raccogliere un milione di firme contro ogni ipotesi di legalizzazione delle droghe e riaffermare anche dentro l'alleanza dell'Ulivo che il PPI farà pesare la sua forza se in Parlamento si parlerà di droga."Firme - spiega don Mazzi - che non sono finalizzate a referendum, ma che servono a testimoniare la forte avversione nel nostro paese a qualsiasi legalizzazione". Oltre a Bianco appoggiano l'iniziativa l'ex presidente del partito Rosa Russo Jervolino, l'europarl

amentare Giovanni Burtone, e il deputato Giuseppe Fioroni. Spiega Gerardo Bianco che proprio da don Mazzi due settimane fa era stato accusato di essere troppo debole anche nella maggioranza riguardo ai provvedimenti sulla droga.: "Non si può fare distinzione fra droghe leggere e pesanti e non si deve definire ideologica la posizione del PPI che invece nasce da profonde motivazioni. Poi è iniziata la raccolta: un milione di cartoline blu per cominciare. Poi don Mazzi organizzerà un concerto della "Premiata Forneria Marconi" e una partita della Nazionale cantanti.

 
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