Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
ven 25 apr. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza Movimento club Pannella
Partito Radicale Rinascimento - 15 gennaio 1997
L'OPINIONE 11 GENNAIO 1997

ALLA RICERCA DI UOMINI LIBERI

Articolo di maria Teresa Nediani Cinti pag.2

Quando Stefano Palumbo, della segreteria di Marco Pannella, nel mese di luglio scorso, mi chiamò al telefono, chiedendo come al solito, il mio aiuto, e questa volta per la vita di venti referendum, già sapevo nel mio piccolo, e secondo il mio solito, per alcuni miei sondaggi telefonici, che cinquecento persone, fatte di pasta integrale libera, libertaria e liberista, disposta 'subito' a dare dieci milioni ciascuna, non sarebbe stato facile coinvolgerle. E lo dissi a Stefano. Non dissi a Stefano 'impossibile', solo perchè in tempi lontani mi sembrò 'impossibile' quando Giovanni Negri, segretario del Pr d'allora, e Peppino Calderisi tesoriere, chiesero il mio aiuto, come al solito per la campagna, allora dei 'diecimila' iscritti 'subito' per la vita del Partito Radicale. Me ne occupai immediatamente. Devo dire, ad oggi, che non sono riuscita a raggiungere e coinvolgere una sola persona di quella preziosa pasta integrale libertaria, per la vita dei venti referendum promossi dai Club pannelliani. Non una, dico,

non una persona, sono riuscita a coinvolgere! Ma possibile che sia veramente impossibile. Non una persona! Non una persona ricca di liebrtà, oltre che di denaro. Perché? In tanta sconsolazione, mi ritornò alla mente quando un giorno, alla fine degli anni Cinquanta, vidi nella vetrina di una libreria di Corso Rinascimento in Roma, un libro dal titolo 'Paura della libertà' di Carlo levi. Entrai e lo acquistai. E' certo che non riuscii a leggere 'Paura della libertà' con la stessa facilità del 'tutto d'un fiato' come mi capitò, subito dopo la guerra, nel 1945, con 'Cristo si è fermato ad Eboli', sempre di Carlo levi e sempre di Giulio Einaudi Editore. E non ho più letto quel libro dal tragico titolo, 'Paura della libertà' (pensate aver paura del bene più prezioso che possiamo avere tutti noi, con la placenta e col primo vagito), neanche quando ho lavorato per sette anni presso la Fondazione Carlo levi di Roma. Carlo Levi scrisse 'paura della Libertà' nel 1939 (dopo essre stato in Itali, in carcere, prima, ed la

confino, ad Alianoin Basilicata, poi)mentre si trovava in Francia, e quando nell'Europa tutta, ormai povera d'amore, priva di liebrtà, priva di giustizia, si affermava la Dittatura. E con la Dittatura, si andava alla guerra, allo sterminio organizzato del popolo ebraico. Nasceva la 'paura', la grande paura della libertà di cui parla Carlo Levi. Chi, in quegli anni di paura, di non democrazia, faceva trionfare la dittatura? Quasi tutti, quasi tutto il paese stava dalla parte del fascismo, che dava apparente sicurezza (anche se indotta dalla paura). Bastava una tessera. Tutti paurosi di Libertà. E chi non aveva quella tessera? Semplice. Non trovava lavoro, o stava in galera, o al confino, o se ne andava all'estero. Oggi, oltre i settanta anni di età, quei branchi di persone

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail