Titolo: Così l'Italia blocca l'energia pulita""Energie alternative? No, grazie. Il governo italiano indifferente ai problemi energetici ha deciso di osteggiare le possibilità di produrre elettricità da fonti inesauribili e non inquinanti come l'acqua, il sole, il vento...Rimessi nel cassetto i propositi del Piano energetico nazionale che contemplava entro il 2000 l'installazione fino a 600 megawatt di energia eolica, a tutt'oggi solo un potenziale di 22 megawatt è statoealizzato, compreso quello derivante da ultradecennali, dispendiosi, improduttivi impianti sperimentali, come quello dell'Enel in Alta Nurra, in Sardegna...Rimangiati i 2.500 miliardi previsti per lo sviluppo delle energie alternative con un inopportuno colpo di freno si blocca ora ogni progettodella nascente industria privata del settore. Un decreto del 19 luglio scorso annualla l'obbligo da parte dell'Enel dipagare, con gli incentivi previsti, l'eletricità fornita dai piccoli autoproduttori. Per 513 piccole centrali, parte delle quali in avanzata fase di realizzazione, significa la perd
ita di ingenti investimenti e di prospettive di sviluppo e di occupazione specie nellarea appenninica delle province di Foggia e Benevento, risultata un promettente "giacimento" eolico.
P.S. Finora l'ivestimento nel fallimentare Superphenix è costato 18.000 miliardi; l'ENEL, partecipando per il 33% all'impresa, se ne è accollata 6.0000. Con un'ENEL privatizzataquesta dilapidazione del denaro pubblico sarebbestata possibile? E nel 1987 uno dei tre referendum antinucleari vittoriosi non aveva sancito l'uscita da tale "investimento"?
Mi pare ci sia abbastanza materiale per una o due interrogazioni parlamentari....