Premesso che:
- a far data dal 16 gennaio 1997, i mezzi di informazione locali umbri e nazionali riportavano notizia del procedimento penale a carico di tale Gloria Amparo Martinez Cadavid, di nazionalità colombiana, ristretta presso la sezione femminile della Casa Circondariale di Perugia per presunto traffico di stupefacenti, insieme al figlio Nicolas di appena undici mesi;
- la stessa otteneva dal GIP del Tribunale di Perugia la concessione degli arresti domiciliari, condizionata al ricovero in struttura religiosa già indicata dalla difesa dell'imputata;
- detto favorevole provvedimento subiva revoca a causa della carenza di posti liberi entro la predetta struttura;
- il legale della predetta, avv.Luca Maori, inviava lettera circolare alle massime autorità civili e religiose cittadine per sollecitare un intervento che, ad oggi, non ha avuto risposta;
Per sapere:
- se il Governo ritenga ammissibile la totale assenza di strutture pubbliche di prima accoglienza che consentano, a fronte delle sensibili determinazioni delle autorità giudiziarie, di sottrarre neonati a situazioni di notevole disagio e danno psicofisico;
- se ritenga ulteriormente tollerabile la situazione di completa carenza di interventi statali, peraltro all'uopo previsti, per la tutela della maternità e dell'infanzia;
- quali iniziative si intendano adottare per evitare in futuro il ripetersi di analoghe ingiuste situazioni ed, in particolare, circa l'auspicata creazione di strutture pubbliche idonee ad accogliere, almeno per i primi periodi di vita dei figli di detenute, quanti si trovino nelle condizioni di cui al premesso fatto, e quali misure urgenti ritenga di dover adottare a tutela del minore sopramenzionato.
MILIO
Roma, 22 gennaio 1997