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Conferenza Movimento club Pannella
Partito Radicale Rinascimento - 28 gennaio 1997
il Sole 24 Ore, Martedi' 28 Gennaio 1997
Politica italiana

Consulta alla stretta finale, ammesso il conflitto di

poteri per l'Enel. Referendum, ancora 48 ore

ROMA. Domani, o al massimo giovedi', la Corte costituzionale concludera' la lunga maratona sui 30 referendum cominciata tre settimane fa, e rendera' noto il suo verdetto finale. All'appello mancano soltanto sei quesiti: dopo aver deciso, venerdi' sera, i tre elettorali su Camera, Senato e Csm, sabato mattina i giudici costituzionali si sono occupati, infatti, della liberalizzazione delle droghe leggere e ieri pomeriggio della smilitarizzazione della Guardia di Finanza. Da oggi, dunque, si dedicheranno ai referendum per l'eliminazione del Pubblico registro automobilistico; per l'abolizione del sostituto d'imposta; per la cancellazione dell'obbligo di iscrizione al Servizio sanitario nazionale; per modificare l'attuale progressione in carriera dei magistrati; per abolire gli incarichi extragiudiziari; per obbligare i magistrati a risarcire in proprio i cittadini danneggiati da eventuali errori.

Sempre sabato, la Corte si e' occupata di un'altra questione: ha deciso infatti di »ammettere il conflitto di attribuzioni tra poteri dello Stato sollevato dal comitato promotore del referendum sullÆEnel nei confronti dellÆUfficio centrale della Cassazione, che quel referendum aveva bocciato a dicembre perche' »non conforme alle disposizioni di legge . L'ordinanza di ammissibilita' e' stata depositata ieri, e nei prossimi giorni verra' fissata lÆudienza per decidere, nel merito, la fondatezza della questione.

Anche quello sull'Enel faceva parte del "pacchetto" di referendum proposti dai club Pannella (18), che la Corte sta esaminando in questi giorni insieme ai 12 presentati dalle Regioni. L'Ufficio centrale della Cassazione aveva giudicato illegittima quella richiesta, diretta ad abolire la riserva all'Enel dell'attivita' di produzione, importazione, esportazione, trasformazione, distribuzione dell'energia elettrica, in quanto, con la trasformazione dell'Enel in Spa, »la riserva dell'attivita' elettrica attribuita all'Ente e' stata trasformata in riserva allo Stato, con contestuale attribuzione dei diritti prima dell'Enel alla nuova Spa a titolo di concessione . In seguito a questa bocciatura, il comitato promotore aveva denunciato alla Corte la lesione della propria sfera di attribuzione e, in questa fase preliminare, la Corte gli ha dato ragione riconoscendogli la »legittimazione ad agire »a tutela delle proprie attribuzioni nell'ambito del procedimento referendario . Una vittoria di Pannella, dunque, che per

o' »lascia impregiudicata - scrive la Corte - ogni pronuncia definitiva sulla questione.

Intanto non si ferma il tam tam di indiscrezioni sulle decisioni gia' adottate dalla Corte in merito ai 24 referendum finora esaminati. In particolare, come anticipato dal »Sole-24 Ore di sabato scorso, i giudici costituzionali avrebbero bocciato i quesiti sul sistema elettorale di Camera e Senato (per eliminare la quota proporzionale del 25% di deputati e senatori) e del Consiglio superiore della magistratura. Ovviamente, da palazzo della Consulta non giungono ne' conferme ne' smentite ufficiali, ma la decisione sembra ormai definitiva e, salvo colpi di scena, non dovrebbe essere rimessa in discussione.

Il verdetto e' stato preso a maggioranza, ma sembra che la Corte non si sia spaccata a meta', a differenza di quanto e' accaduto invece durante la discussione sui referendum "regionali".

E tuttavia, dal fronte dei promotori si spera ancora che la Corte possa tornare sui suoi passi. Pannella auspica che almeno tre giudici costituzionali »sconfiggano la congiura e non partecipino alle decisioni sui referendum, facendo cosi' mancare il numero legale. Fa poi sapere che se la Corte boccera' le sue richieste, il movimento dei riformatori presentera' un nuovo referendum per ogni quesito bocciato, »fino alla concorrenza di un totale di 20 .

Donatella Stasio

 
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