Roma, 31 gennaio 1997
Dichiarazione di Marco Pannella:
"Sono tre mesi che sento raccontare questa povera fola. Alla quale sembrerebbe credere davvero perfino l'ottimo Minzolini. Nell'impegno disperato di trovare una qualche linea strategica lì dove non c'è che confusione e, non di rado, impotenza e ipocrisia. Noi riaffermiamo 1) che ci troviamo dinanzi ad alibi e arzigogoli pseudo costituzionali da parte della Corte e non dinanzi a ragioni sincere e vere da superare; 2) il principio che questa ormai famosissima frase dell'On. Professor Rebuffa o è scontata o è aberrante; 3) Forza Italia, a tutti i suoi livelli, ha tradito impegni ed attese soprattutto dei suoi elettori e delle sue alleanze ("con trattati", come noto, scritti e debitamente controfirmati), proprio nel non proporre all'inizio della legislatura la precedenza del dibattito e del voto parlamentare sulle leggi elettorali prima dell'inciucio bicameralista. D'altra parte abbiamo proposto ufficialmente, da ieri, un "contratto con gli italiani" che include, per parte nostra, l'impegno a raccogliere in
nanzitutto le firme contro la legge ladra sul finanziamento pubblico del sistema partitocratico, oltre a tutti quelli abbattuti ieri dalla Corte Costituzionale anche grazie all'assoluta mancanza di impegno politico parlamentare e organizzativo, militante dei referendum, anche solamente di quelli elettorali da parte di chi affermava di condividerli".