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Conferenza Movimento club Pannella
Partito Radicale Rinascimento - 1 febbraio 1997
Il Sole-24Ore Venerdi' 31 Gennaio 1997

Prima pagina - editoriale

Piu' urgenti le riforme

Delle decisioni della Corte costituzionale una soprattutto delude, ed e' una non decisione. Costituzionalisti e cittadini si aspettavano un pronunciamento, una sentenza-cornice che mettesse ordine nella controversa questione dei referendum. Se sia possibile presentarli a vagoni o non sia meglio, invece, regolarne il numero; quale debba essere il confine certo tra le pratiche di abrogazione e quelle, meno nobili, di semplice manipolazione delle norme. Se ci sia un criterio, diverso da quello meramente formale, per valutare le domande sulle quali si chiede il giudizio del Paese. Insomma: una bussola per orientarsi tra le prove di destrezza verbale a cui i referendum sono arrivati: cancellare una parola - a quando una virgola, un punto, un punto e virgola? - perche' una legge intera crolli a terra come un castelluccio di carta. Questa bussola, la Corte non lÆha trovata. Forse lÆimpresa e' davvero difficile, forse la prova e' superiore alle energie, magari non memorabili, di questi giudici. Il risultato non camb

ia. Come un pugile stanco, la Consulta si e' rifugiata nellÆabbraccio del caso per caso. Trenta domande, trenta sentenze.

L'istituto del referendum non esce rafforzato da questo fallimento ed e' un danno per tutti. La democrazia delegata, nella quale i cittadini votano ogni quattro o cinque anni per eleggere i propri rappresentanti, mostra il consumo del tempo. Le sue radici stanno in unÆepoca nella quale quasi nessuno viaggiava, pochi sapevano leggere e scrivere, le notizie impiegavano settimane, e a volte mesi, per spargersi. Per restare viva, oggi ha bisogno di nuove armi nel suo arsenale, e il referendum e' una di queste. Ma non puo' seguitare a essere unÆarma impropria, ha bisogno di regole certe, di procedure definite. La Corte, ieri, ha mancato il suo bersaglio: poteva restituire nelle mani dei cittadini uno strumento lucido e ben temperato, gliene ha lasciato uno rugginoso e senza filo. E Dio sa quanto i cittadini italiani abbiano bisogno di poter ricorrere al referendum nei casi in cui ogni via per il cambiamento risulti bloccata. Coi referendum, molte cose sono state sbloccate. Alcune, non abbastanza, e tra esse il tr

apasso a un sistema compiutamente maggioritario.

Ora, una classe politica fino a oggi neghittosa comincia con la Bicamerale la sua prova per raggiungere quellÆapprodo. Puo' darsi che il suo tentativo riesca. Altrimenti, con la Corte o senza la Corte, saranno i cittadini a dover riprendere lÆiniziativa.

 
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