Il nostro isolamento rispetto alle altre forze politiche e' cosi' accentuato come mai e' accaduto in passato, almeno da quando il Movimento e' nato.
La bocciatura in blocco dei quesiti dipende probabilmente in parte anche da questo.
Per questo motivo e' indispensabile ripensare la nostra azione da qui in avanti.
Riproporre tutti i quesiti bocciati significa tracciare ulteriormente il solco tra noi e le altre forze politiche, delle quali invece
ci dovremmo servire come mezzo per raggiungere quelle persone che fino ad oggi, a torto piu' che a ragione, da queste stesse forze politiche
e non da Marco Pannella si vedono rappresentate.
E' la stessa storia di un anno fa'. Che palle!
Almeno sfruttiamo l'esperienza fatta e non ricadiamo negli errori piu' scontati!
Ci servono alleanze. Trovarle non e' cosi' scontato, ma l'unica possibilita' sta nel riportare per strada i tavoli raccogliendo le firme non per
20 o piu' quesiti referendari ma per un progetto definito, compiuto che non conceda alibi e scuse ai pochi che potrebbero starci.
Provo ad ipotizzare una rosa di iniziative:
1 - un nuovo referendum contro il finanziamento pubblico
2 - due nuovi referendum sulla legge elettorale accompagnati da un lavoro lobbistico in parlamento che metta i quesiti al riparo da una nuova bocciatura della corte (il tutto ovviamente da valutare alla luce delle motivazioni della sentenza)
3 - nuova iniziativa per la messa in stato d'accusa del presidente della Repubblica Oscar nonche' Luigi Scalfaro