Dichiarazione dell'avvocato Andrea Falcetta, Consigliere Generale del Movimento dei Club Pannella-Riformatori. Roma, 10 febbraio 1997
"Tiziana Parenti ha correttamente denunciato quanto noi andiamo ripetendo da anni, e cioè che il principio astratto dell'obbligatorietà dell'azione penale, è l'alibi concreto attraverso il quale le procedure hanno sempre arbitrariamente disposto del potere di indagine secondo precise e ponderate scelte di tempo, di oggetto e di metodo, protette dalla inammissibilità, giuridicamente codificata, di qualsiasi sindacato elettorale e/o istituzionale.
Era perciò inevitabile che le accuse più feroci al suo progetto di riforma venissero da quello stesso Ordine giudiziario che, pochi anni fa, le aveva legato mani e piedi allorquando, in nome del diritto scritto, tentò di indagare sugli appartenenti alla fazione vincente dei 'corleonesi' della politica.
Tiziana Parenti ha accettato di essere impopolare per non essere, come gli uomini del regime, anti-popolare".