testo del volantino distribuito durante la manifestazione di contestazione a Scalfaro, in Arezzo il 10 febbraio
PRESIDENTE TRADITORE?
Il Presidente della Repubblica č stato accusato in questi giorni di aver fatto pressioni su due giudici della Corte Costituzionale per far respingere la richiesta di referendum sulla smilitarizzazione della Guardia di Finanza. Dal Quirinale nessuna smentita, nč ad un articolo del quotidiano "Il Tempo", nč ad una interpellanza parlamentare dell'on. Publio Fiori, nč alle accuse pubbliche di Marco Pannella. Se le accuse fossero vere, il Presidente sarebbe colpevole di attentato ai diritti politici dei cittadini e di alto tradimento della Costituzione.
L'onorevole Scalfaro, quando era deputato, ragionava in questo modo:
"Signor Presidente, cari colleghi, mi pare assai ardito che propugnatore di riforme costituzionali sia il Capo dello Stato. Egli ha giurato fedelta' a questa Costituzione, e ne deve essere supremo garante, supremo magistrato, supremo moderatore e percio' punto di riferimento. Tale compito lo pone fatalmente, necessariamente e doverosamente fuori dalla dialettica politica delle scelte politiche, pena la perdita di quelle condizioni essenziali e lo stravolgimento dell'interpretazione costituzionale .... L'appellarsi genericamente ed enfaticamente al popolo sovrano, al di fuori delle regole della democrazia e', non solo ardito, ma puo' diventare seriamente pericoloso e dannoso .... se il Quirinale prende posizione e finisce per avere alleati viene meno il compito di supremo garante."
seduta della Camera dei Deputati del 23 Luglio 1991
Siamo qui non per odio, disprezzo,
rancore o frustrazione,
ma per amore del diritto e della liberta'.
Siamo qui perche' le stesse parole
dell'on. Scalfaro impongono di esserci,
ed esigiamo risposta dal Presidente della Repubblica, garante della Costituzione