Non solo il Cora non avverte la mia mancanza, ma neanche questa conferenza avvertirebbe la mia assenza.
Groucho Marx (gli imbecilli non citano Einaudi) diceva che non sarebbe mai entrato a far parte di un club cosi' fesso da accettare un imbecille come lui: ecco la MIA imbecillita': voi liberali, io imbecille.
Sono comunque mortificato dalle reazioni dei Radicali, soprattutto perche' soltanto R.Spagnoli mi ha ripreso in conferenza, e non nei messaggi.
Forse arrivo a vedere l'equivoco: avrei dato di imbecille a me per non
darlo, ironicamente, a quelli del Cora.Invece, volevo soltanto rivendicare la mia imbecillita', davvero: spesso NON CAPISCO le decisioni del Cora
( su tutte le manifestazioni di fronte alle agenzie turistiche), oppure i resoconti di Leonardo Cipriani al ritorno dal congresso di Bruxelles.
Ma su un punto chiedo ai Radicali di venirmi incontro: la sensazione della propria imbecillita' non appartiene solo a me: imbecilli hanno paura di essere, o di sentirsi, o di essere considerati, molti individui che rimangono spiazzati dall'elitarismo o , appunto, dalle dimostrazioni non dico di eroismo radicale, ma di auto-incensamento tradotto in dichiarazioni di eroismo radicale ( e penso alle assemblee regionali, ai congressi, alla chiusura della maratona oratoria); col risultato di allontanare, per forza di spavento, le persone da questo movimento, cui ho dedicato tempo e energie sapendo benissimo che non c'e' mai stato bisogno di me, che di me si puo' fare a meno: virtu' dell'imbecille.