COMUNICATO STAMPA
ASSEMBLEA TOSCANA DEI RIFORMATORI DEI CLUB PANNELLA. STABILITI GLI OBIETTIVI PER IL LANCIO DELLA CAMPAGNA DEI NUOVI REFERENDUM A PARTIRE DA QUELLO PER L'ABROGAZIONE DEL FINANZIAMENTO PUBBLICO AI PARTITI.
IL CONTRATTO CON I CITTADINI: 3 MILIARDI DI LIRE ENTRO IL 10 MARZO. LA SITUAZIONE E GLI OBIETTIVI IN TOSCANA
Firenze, 11 Febbraio 1997. Si e' tenuta l'assemblea regioanle toscana dei riformatori dei club Pannella, alla presenza di Rita Bernardini, segretaria nazionale del Movimento, e Vincenzo Donvito, coordinatore in Toscana dei club Pannella.
Un centinaio di persone provenienti da tutta la Toscana, in una sala concessa dal Comune in piazza della Liberta' a Firenze, si sono ritrovati per discutere le modalita' di attuazione del "CONTRATTO" che i riformatori hanno deciso di proporre ai cittadini.
Un Contratto entro il prossimo 10 marzo con i seguenti impegni:
1- un nuovo referendum per l'abrogazione del finanziamento publbico dei partiti da tenersi entro la primavera del prossimo anno
2 - un nuovo referendum per ogni referendum proibito arbitrariamente dalla Corte Costituzionale, sia esso elettorale, sulla giustizia, sui temi economici e sociali, libertari
3 - altri referendum fino alla concorrenza di un totale di 20 inserendo quelli per l'abrogazione della legge salva-ladri in corso di approvazione; e altri da concordare con imprenditori, commercianti, artigiani, solamente se, e non appena, saranno raggiunti 10 miliardi di finanziamento da organizzazioni e persone private.
La situazione organizzativa in Toscana -ha commentato Vincenzo Donvito riassumendo in poche parole il confronto dell'assemblea- e' abbastanza articolata, con una presenza organizzata in tutte le città' capoluogo e anche in molti piccoli centri. Situazione che non deve farci stare tranquilli, perche' il livello di scontro con il regime partitocratico e illiberale e' molto alto e difficile, e per farlo occorre capacita', consenso e denaro. In proposito abbiamo un obiettivo intermedio, entro il prossimo 20 febbraio, 150 milioni, che occorrera' rispettare e superare, a partire dal coinvolgimento delle associazioni imprenditoriali di ogni tipo, sempre che abbiano voglia di costruire con noi uno Stato di legalita', semplicita' e liberta'.
Un dibattito e un confronto che, pur nella diversita' delle strategie, ha concordato su un obiettivo -conclude Donvito-: non cessare l'attacco al regime del malaffare, e rilanciare, con gli strumenti della nonviolenza, della disobbedienza civile e della democrazia diretta la speranza e la lotta per aggregrare un nuovo soggetto sociale capace di contrastare il partito unico di regime, Polo Ulivo e Lega.