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Conferenza Movimento club Pannella
Salvidio Ascanio - 13 febbraio 1997
Adesso difendiamo Hindenburg

L'On. Hindenburg non mi piace e non mi e' mai piaciuto. Sia detto cio' con tutto il rispetto per l'istituzione del Presidente della Repubblica, ma con tutta la liberta' di criticare il ruolo politico che esso ha svolto. Quando un illustre e focoso uomo politoco ne caldeggiava la elezione, piu' volte dissi che sarebbe stata una iattura per tutti perche' avrebbe lavorato contro la rivoluzione liberale. Rispetto ai molti che oggi o appena ieri si sono scoperti accesi anti-deputato-Hindenburg, io mi considero a buon diritto una sorta di Antemarcia.

Per questo motivo, se dico, oggi, "difendiamo Hindenburg" lo faccio a ragion veduta e vi chiedo debita attenzione.

La ragione per la quale Hindenburg, oggi, va difeso, e' che la sua caduta gioverebbe al regime. Vi sembra strano ? Ebbene riflettete su quanto segue.

E' difficile dubitare che Hindenburg abbia avversato la "rivoluzione liberale e che abbia coltivato la speranza che, spenta la rivoluzione liberale, si potesse ricompattare un Grande Centro conservatore nella migliore tradizione consociativa. E' altrettanto probabile (sebbene non ve ne sia prova) che Hindenburg abbia in qualche modo favorito il rovesciamento della vittoria elettorale dei liberali, per spianare la all'antico nemico-amico del Centro ritenendolo disponibile a partecipare sino in fondo al gioco della restaurazione. Ma Hindenburg, se cosi' ha agito, ha sbagliato i conti.

Infatti, il vecchio nemico-amico, dopo aver vinto grazie anche ad Hindenburg le ultime elezioni, sta sistematicamente e rapidamente occupanto tutti i centri di potere: i sindacati, le associazioni industriali e artigiane, la magistratura erano gia' suoi feudi prima. Adesso, mentre imbriglia l'opposizione in astute manovre parlamentari, con audaci colpi di mano ha scalzato e sostituito i vertici delle principali imprese statali, ha sostituito i vertici della polizia e dell'esercito, ha varato una riforma dell'istruzione scolastica tutta incentrata sul primato ideologico, ha piazzato giudici amici nella suprema corte, si prepara a "pensionare" tutti i dirigenti e funzionari amministrativi che derivano la loro carriera sulle fortune del passato regime consociativo.

In sintesi, quel partito che Hindeburg aveva appoggiato nella speranza di bloccare i liberali e di far risorgere il Grande Centro, ha scavalcato il Presidente e lo ha isolato.

Abbattere Hindenburg adesso gioverebbe solo al regime che avversiamo. Pensiamoci bene. Il Nemico non e' quel vecchio stralunato signore che ha abusato delle regole per tentare una impossibile restaurazione, non e' questo fossile, questo relitto grottesco di un'epoca trascorsa. Il vero Nemico siede nel Parlamento e da li' tesse la rete che ogni giorno di piu' soffoca la democrazia.

Quando Hindenburg sara' stato messo da parte, un altro centro di potere alternativo al Regime sara' venuto meno.

Quindi, e' il Regime che dobbiamo combattere e non Hindenburg. Se lo ricordi soprattutto chi caldeggiava l'elezione di Hindenburg qualche tempo fa. Sbagliava allora a volerla, sbaglia oggi a volerlo far cadere.

 
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