boni raga', boni. A parte le provocazioni piu' o meno divertenti. Non ho detto niente contro RR, e non vedo perche' dovrei dirlo (per lo meno rispetto a quello di cui si sta ragionando). Ascolto RR e do' il mio contributo a farla, ma questo non vuol dire che non posso suggerire cose in piu'. Che possono piacere o meno, ma che non vogliono dire critica all'esistente.La storia dei giornalisti davanti al Palazzo della Consulta non va letta come "finalmente la radio fa qualcosa di concreto" (come alcuni hanno fatto) e che sarebbe una grossa cazzata, ma solo come un possibile valore aggiunto per andare oltre la radio, per far si' che la radio in se', nelle sue funzioni e nella sua opera, diventasse notizia e iniziativa politica anche oltre cio' che diffonde attraverso le onde. Cosi' come ha gia' fatto tante altre volte. Ma ormai e' tardi. Se ci siamo capiti -professionisti, presunti, presumibili, giornalisti e giornalacci- facciamonetesoro per la prossima volta.
Tutto qui.
boni raga', boni.