UNA CORTE COSTITUZIONALE ORMAI SCREDITATA
Dichiarazione di Filippo Mancuso, deputato di Forza Italia
Allo stato attuale la Legge Rebuffa mi sembra un contratto preliminare per regolare i rapporti del Parlamento con la Corte Costituzionale. Ma vale la pena fare qualche precisazione. Se le pressioni dei componenti erano volte ad evitare i colpi di scure che la Corte ha inferto sui recenti referendum, saranno deluse e frustrate alla prima occasione. Pensare che risolto il problema del vuoto legislativo, si vedranno approvati i prossimi referendum è quanto meno ingenuo. Non potendo più sfruttare quel trucco i giudici costituzionali, i "missi dominici" di un dominio che si incarna o nel presidente della Repubblica o nell'ideologia comunista, avranno pronti altri venticinque trucchetti da tirar fuori per motivare lo scempio dell'istituto referendario. Quello del vuoto legislativo se lo inventarono mi pare nel '72 ed è bastato per 25 anni, dunque il prossimo che si inventeranno chissà quanto durerà. Il problema è riformare la Corte in modo che non risponda più agli interessi di chiccessia. Come spesso ho avuto mod
o di ripetere, non è la bontà delle norme che conta, ma l'interpretazione che ne dà il giudice. Ora se i giudici sono questi non si può certo star tranquilli solo facendo una buona legge, ammesso che la Rebuffa sia una buona legge.