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Conferenza Movimento club Pannella
Poretti Donatella - 18 febbraio 1997
Un convegno sull'obiezione di coscienza ?
Si invitano tutti con la solita scientifica esclusione di chi a proposto un referendum raccogliendo oltre 600.000 firme e che andremo a votare in primavera!

COMUNICATO STAMPA

Arezzo, 18 febbraio 1997

Apprendo con interesse e con piacere che venerdi 21 febbraio si terra' un Convegno sull'Obiezione di Coscienza, al quale sono stati invitati nomi di rilievo che si occupano della questione: dal filosofo Don Luigi Pasetto, al presidente nazionale dell'Arci Licio Palazzini per concludere con l'assessore regionale alle riforme istituzionali Simone Siliani.

La cosa che non mi stupisce e' che tra gli argomenti e i temi che verranno trattati ci sara' la ormai abituale nonche' scientifica esclusione del referendum e percio'della ancor piu' abituale esclusione di un qualsiasi esponente di chi quel referendum ha proposto e su cui ha raccolto oltre 600.000 firme di cittadini, e che e' uno dei pochi sopravvissuti alla strage della Corte Costituzionale, tanto per confermare, come se ce ne fosse bisogno, che lo strumento del referendum, l'unico di democrazia diretta previsto dalla nostra costituzione, non solo viene stravolto da sentenze incostituzionali della Consulta, non solo viene disprezzato dal Parlamento e da tutte le alte cariche dello Stato, ma viene ripetutamente ignorato anche quando questo e' gia' stato indetto, ed e' percio' esso stesso potere dello Stato, anche dalle Istituzioni locali.

Mi si potra' obiettare che ad un Convegno sono gli organizzatori che decidono chi invitare e come affrontare un argomento, ed io per prima ritengo fondamentale questa liberta', pero' se un qualsiasi Convegno viene organizzato da una Istituzione locale, ma pur sempre un'Istituzione, che in quanto tale e' di tutti i cittadini, parrebbe strano che parlando di un tema che nella prossima primavera i cittadini sono chiamati a decidere in prima persona con un voto, proprio questo aspetto viene escluso, e percio' non trattato come a negarne l'esistenza.

La regola principe e' quella della esclusione scientifica e calcolata, il dubbio che sia un errore dell'organizzazione non voluto, una svista, rimane, ed e' per questo che invio questa lettera aperta all'assessorato ai servizi civili del Comune, che, ora, che viene avvertito e' ancora in tempo a rimediare, altrimenti non e' altro che la conferma di come si tratta l'avversario politico, come se non esistesse.

 
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