Roma, 18 febbraio 1997
Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, segretario nazionale Club Pannella-Riformatori:
"La proposta di legge illustrata oggi dai deputati della Sinistra Democratica Colombo, Melandri, Giulietti e altri ha un solo obiettivo: aggirare il referendum per l'abolizione dell'ordine del giornalisti senza modificare la sostanza burocratica, corporativa e anti mercato dell'organo di cosiddetto autogoverno dei giornalisti, che continuerebbe a vivere sotto mentite spoglie. Il succo della proposta di riforma presentata oggi, infatti, è quello di sostituire l'Ordine dei Giornalisti con la "Commissione per la carta di identità professionale dei giornalisti", che ne erediterebbe buona parte delle funzioni e perfino il personale, le risorse finanziarie, i beni mobili e immobili.
Per l'ottenimento della "Carta" del giornalista, a parte la rituale sanatoria a maglie larghissime per tutti coloro che già oggi sono iscritti all'ordine, in futuro si prevede l'obbligo di frequentare "scuole di giornalismo": ovviamente "autorizzate" dalla Commissione che dovrebbe raccogliere l'eredità dell'Ordine.
A fronte della cancellazione delle ormai indifendibili "prove di idoneità", resta fermo anche il principio dell'obbligo di avere come direttore di testata un Giornalista "con la carta", salvo che per i giornali di partito, dove basterebbe il vice.
Insomma, come nella più facile delle previsioni, tutto deve cambiare solamente perché così nulla, nella sostanza, cambi.
Tutto questo, lo diciamo a chiare lettere, non ha nulla a che vedere con la lettera e lo spirito del referendum, voluto da seicentomila elettori italiani, che chiede la cancellazione dell'Ordine dei giornalisti e l'affermazione piena della libertà di stampa e del mercato, contro ogni bardatura corporativa.