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Conferenza Movimento club Pannella
Partito Radicale Rinascimento - 19 febbraio 1997
DELL'ALBA SU CIRIO - VAN MIERT
FINALMENTE QUALCOSA SI MUOVE ANCHE A BRUXELLES

DICHIARAZIONE DI GIANFRANCO DELL'ALBA, DEPUTATO EUROPEO DELLA LISTA PANNELLA-RIFORMATORI.

Strasburgo 19 febbraio 1997

Ringrazio la collega Muscardini di aver rilanciato la questione Cirio a livello europeo e prendo atto delle informazioni secondo cui, finalmente, il Commissario Van Miert si interroga sulle procedure che portano l'I.R.I., presieduto da Romano Prodi, a svendere la Cirio in modo tale da configurare un aiuto di Stato contrario al Trattato CEE.

Ricordo che a questo proposito sin dal 2 dicembre 1996 ho presentato un esposto alla Commissione europea proprio su questo punto chiedendo di attuare le indagini conoscitive necessarie non solo per verificare l'eventuale sussistenza di un aiuto di Stato "occulto" alla FISVI ma anche per accertare se non vi sia stata violazione degli articoli 7, 52 e 53b per quanto riguarda l'aver invocato una clausola fondata sull' "interesse nazionale" per una vendita e trattativa privata chiaramente destinata in ultima analisi all'UNILEVER.

Esprimo quindi la mia soddisfazione per vedere la Commissione agire anche in seguito a questo esposto che allego.

ESPOSTO ALLA COMMISSIONE EUROPEA PER VIOLAZIONE DEGLI ART.7, 52, 73b, 92, 93 DEL TRATTATO CEE.

Il sottoscritto, Gianfranco DellAlba, nella mia qualità di parlamentare europeo in relazione allinchiesta in corso in Italia in merito alla compravendita delle aziende agroalimentari pubbliche CIRIO-BERTOLLI-DE RICA da parte del Consiglio dAmministrazione dellIRI avvenuta nel 1993, mi pregio esporre quanto segue per lopportuno esame della Commissione:

A) VIOLAZIONE DEGLI ART. 7, 52, 73b;

1) a quanto risulta dal rapporto presentato dal consulente della Procura di Roma Renato Castaldo, il Consiglio dAmministrazione dellIRI aveva inizalmente - e regolarmente - bandito una asta pubblica per la cessione della Cirio, della Bertolli e della De Rica, decidendo invece successivamente nel luglio 1993 sotto la Presidenza di Romano Prodi, di passare ad una procedura di trattativa privata a beneficio della società FISVI in considerazione, si legge nei verbali, dellesistenza di gravi motivi di interesse nazionale.

2) considerando che gli articoli 7 (non discriminazione), 52 (libertà di stabilimento) e 73B (libera circolazione di capitali) del Trattato istitutivo dellUnione europea fanno esplicito divieto di discriminazioni fondate sulla nazionalità per questo tipo di procedure e le riserve consentite in nome dellinteresse nazionale sono manifestamente senza fondamento nel caso di specie - tanto più che nellatto della firma dellatto di vendita era perfettamente noto allIRI la sussistenza di un accordo tra la FISVI e lUNILEVER per limmediata rivendita della Cirio.

Considerando altresila possibilità da parte della FISVI di rivendere allUNILEVER era peraltro esplicitamente prevista nel contratto concluso dalla stessa IRI, senza che tale possibilità venisse minimamente ricondotta a interessi nazionali da tutelare.

3) considerando quindi che, palesemente, la delibera ed i successivi atti del Consiglio di Amministrazione dellIRI, presieduto da Romano Prodi sono stati assunti in violazione dei suddetti articoli del Trattato.

4) Chiedo che la Commissione verifichi leventuale violazione del diritto comunitario in merito ed apra, se del caso, una procedura di infrazione contro lItalia.

B) VIOLAZIONE DEGLI ART. 92 E 93 DEL TRATTATO

1) considerando che nella perizia già citata si desume che il prezzo effettivo di vendita della CIRIO-BERTOLLI-DE RICA da parte del Consiglio di Amministrazione dellIRI (310 miliardi) era inferiore di almeno 300 milardi alle stime realizzate sul valore complessivo della società. (Mentre, peraltro secondo altre fonti autorevoli, il Credito italiano aveva valutato il complesso agroalimentare a 1300 miliardi)

2) che la dismissione di beni pubblici al di sotto del prezzo medio di mercato ufficialmente stabilito è assimilabile ad un aiuto di stato ai sensi degli articoli 92 e 93 del Trattato, e come tale avrebbe dovuto prevedere lautorizzazione preventiva delle autorità di Bruxelles.

3) Chiedo che la Commissione europea verifichi leventuale sussistenza di un aiuto si stato occulto alla FISVI e la sua compatibilità con le regole di concorrenza comunitaria obbligando, se del caso, lItalia a chiedere la restituzione alla FISVI del sussidio illegittimamente percepito in seguito alla delibera del Consiglio di Amministrazione dell IRI.

Fatto a Bruxelles il 2 dicembre 1996

Gianfranco Dell'Alba

Alla cortese attenzione di:

Mr. Jean Claude EECKHOUT

Commissione europea

Segretariato Generale

rue de la Loi 200

Bruxelles

e per conoscenza: alla Dott.ssa Giuseppa GEREMIA

Pubblico Ministero, Procura di Roma

 
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