Roma, 19 febbraio 1997
Dichiarazione di Marco Pannella:
"I parlamentari della Repubblica non possono ignorare le leggi che adottano. La infausta e illegittima legge sul finanziamento pubblico dei partiti aveva ed ha un solo aspetto positivo: affida, in realtà, alle scelte dei singoli parlamentari la disponibilità di circa 600 milioni nel corso della legislatura. Se entro il 22 essi dichiarano di destinare queste somme ad altro soggetto che quello del 'partito' con il quale si sono presentati possono così poi, eventualmente su un piano annuale destinare le somme previste a quella organizzazione o ad altra in base al rispetto o meno e degli impegni elettorali e di forme democratiche e legalitarie di organizzazione. Sia dunque ben chiaro ai signori parlamentari: se entro il 22 non troveranno altra soluzione, come numerosi senatori e deputati stanno già facendo in queste ore, essi rischiano di dare oltre mezzo miliardo del denaro proveniente dai contribuenti e dagli elettori ad apparati e burocrazie che non rispondono minimamente di comportamenti rispettosi degl
i impegni elettorali e soprattutto di qualsiasi forma di legalità e di controllo. Non vengano poi a frignare nei mesi o negli anni prossimi che 'non sapevano'.
All'On. Berlusconi occorrerebbe ricordare semplicemente che la politica per quanto miserrima sia, non può abbassarsi ad una raccolta di fondi per obiettivi truffaldini".