Roma, 20 febbraio 1997
Dichiarazione di Ernesto Caccavale, deputato europeo di Forza Italia:
"In assenza di norme che non consentano l'abbinamento, solo una pervicace volontà antireferendaria potrebbe impedire il voto unico sui quesiti ammessi dalla Corte costituzionale e le amministrative del 27 aprile. Votare infatti, come ipotizzato, il 15 giugno per i referendum significa sabotare una consultazione popolare che già ha subito gravissime violazioni. Il fatto che non vi siano disposizioni che esplicitamente autorizzino un voto contemporaneo evidentemente non può essere ragione per rigettare la richiesta dei promotori. Allo stesso modo non può avere alcuna rilevanza la ripartizione delle spese tra Comuni e Stato. Al contrario il risparmio complessivo che si otterrebbe dovrebbe indurre il Ministro Napolitano a prendere immediatamente in seria considerazione la proposta avanzata.
Mi auguro che tutto il Polo faccia propria questa impostazione e non si umilino, oltremodo, un istituto come quello referendario e le organizzazioni che ne hanno fatto un prezioso uso".