Roma, 21 febbraio 1997
Dichiarazione di Paolo Vigevano, Segretario-Tesoriere del Movimento dei Club Pannella Riformatori:
"Il Governo ha deciso, intempestivamente, di fissare prima la data del voto amministrativo che coinvolgerà meno di 9 milioni di elettori che non quella del voto 'legislativo/referendario' che interesserà tutti e 48 i milioni di elettori italiani.
A questo punto diventa obbligata la via di far coincidere la data delle due consultazioni. L'unica alternativa, infatti, sarebbe quella di convocare il voto referendario il 15 giugno, con le scuole chiuse, l'Italia in parte già in vacanza e con 1/5 dell'elettorato chiamato alle urne per la terza volta in 40 giorni: nei fatti ciò rappresenterebbe un ulteriore attacco all'istituto referendario.
La coincidenza tra voto referendario e voto amministrativo consentirebbe inoltre un significativo risparmio per le casse dello Stato.
Del resto, lo scorso novembre i cittadini dello Stato della California, come molti altri cittadini statunitensi, sono stati chiamati a pronunciarsi su venti quesiti referendari (compreso uno per l'utilizzo a scopo terapeutico della marijuana) e contemporaneamente sulla scelta del presidente degli Stati Uniti".