Contro Berlusconi.Vorrei che qualcuno mi aiutasse a capire a quale partito appartengo!
Io stavo, quando ero all'universita', nella Federazione giovanile repubblicana. Un bel giorno, appena laureato, sono partito dalla Calabria e sono venuto a Roma. A partire dal 1988 ho lavorato alla Camera, prima in un centro studi, poi con un paio di deputati e infine in una commissione. Poi me ne sono andato e ho ricominciato ad insegnare storia e filosofia nei licei.
Ma, anche qui, mi sono reso conto di essere uno sfigato; con l'abilitazione ottenuta in un concorso a cattedra non si diventa professori, ma nemmeno precari. Ogni anno circa 500 colleghi mi superavano in graduatoria nella provincia di Roma, quindi ho dovuto cercarmi un altro lavoro. Ora sono stato assunto da una compagnia di assicurazione.
Nei miei quasi dieci anni di lavoro politico ho imparato che "tutti dicono una cosa e ne fanno un'altra". Non lo dico con ingenuita', ma con la solennita' letterale di chi ne e' perfettamente convinto.
Alla Camera io sono stato sempre fermo, per quasi dieci anni, nella stessa stanza. Io stavo fermo, mentre sulla mia porta gli operai cambiavano le targhette, dietro le mie spalle cambiava il ritratto di La Malfa con quello di Segni, poi di Dini, poi di Prodi, poi di nuovo di Dini ...
Ho visto gli amici piu' fraterni della Federazione giovanile repubblicana passare tra le file di Forza Italia, del Patto Segni, della Sinistra democratica, qualcuno anche nel Movimento dei club Pannella, nel Pds, in Rinnovamento italiano ...
I trentenni di quella FGR sono un po' dappertutto: non certamente "guastati dall'assillo di farsi una posizione", ma persi nei meandri di vicende politiche che hanno abbandonato il campo del comune sentire popolare, per avventurarsi in questioni di schieramento, vuote e sterili.
Ma un repubblicano, un mazziniano, uno che crede nelle enormi potenzialita' di un sistema economico capitalistico ben temperato, che consenta condizioni paritarie ci accesso da parte di tutti i cittadini alla produzione ed al mercato; uno cosi', di quale partito deve far parte?
Devo forse rassegnarmi ad amare piu' il mio partito che il mio Paese? O devo sacrificare la mia orgogliosa coerenza per chi si ostina a pensare che salvare un partito significa tenere ad ogni costo sulla scena il suo segretario politico?
Sono almeno 5 o 6 anni che non riesco piu' a ritrovare un'identita' politica. Copla del maggioritario? Colpa della politica come immagine? Colpa della politica degli affari?
Per cortesia, suggeritemi a quale partito debbo iscrivermi!