Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, Segretario Nazionale del Movimento dei Club Pannella-Riformatori. Roma, 23 Febbraio 1997
"In ritardo di vent'anni, pochi giorni dopo aver contribuito con il suo silenzio all'affossamento di un decisivo referendum per la legalizzazione delle droge leggere, a costo politico zero, e in modo rituale e perciò del tutto inefficace, il Pds arriva sulle posizioni degli antiproibizionisti storici e militanti del Co.R.A.-Comitato Radicale Antiproibizionista e dei Riformatori.
Si tratta solo di cercare buona coscienza a buon mercato, come dimostrano i proclami e gli sterili tentativi di iniziativa legislativa degli antiproibizionisti politically correct che hanno fornito in questi anni, di fatto, l'alibi al sostanziale immobilismo e alla condizione di abbandono in cui sono stati lasciati milioni e milioni di consumatori di cannabis trattati alla stregua di delinquenti.
In questi giorni sono iniziati i processi a carico di Marco Pannella e gli altri dirigenti Riformatori per azioni di disobbedienza civile atte a contestare il fondamento costituzionale oltre che la ragionevolezza delle legislazioni repressive e criminogene sulle droghe leggere e a tentare di fare esplodere la contraddizione di una normativa che è sempre più lontana dalla crescente consapevolezza dei cittadini.
Massimo D'Alema e i dirigenti del Pds avranno, comunque, da oggi, più occasioni sul fronte dell'iniziativa parlamentare e sul fronte della campagna civile di supporto all'iniziativa di disobbedienza civile di Marco Pannella che la loro non è una conversione di facciata, ma l'avvio di una importante stagione d'iniziativa politica antiproibizionista, con i suoi costi. Ci auguiariamo che sia così: lo capiremo nelle prossime settimane, al più nei prossimi mesi".