Roma, 25 febbraio 1997
DICHIARAZIONE DI CARMELO PALMA, SEGRETARIO NAZIONALE DEL MOVIMENTO DEI CLUB PANNELLA RIFORMATORI:
"Il caravanserraglio di reazioni contro la 'laicità' con cui il Pds ha dimostrato - o perlomeno dichiarato - di volere affrontare alcuni problemi politici - sulla droga, sull'aborto, sulla fecondazione assistita, sulle unioni matrimoniali fra omosessuali - chiarisce, in modo esemplare, che il ricorso ai grandi argomenti morali - ai grandi valori - prelude sempre ad una abdicazione di responsabilità politica di fronte ai flagelli che la società si trova ad affrontare, e che vengono ingigantiti dall'insipienza di chi tali flagelli è chiamato a governare e non già ad esorcizzare.
Se esiste, come esiste, un partito 'cattolico e clericale', che sui temi dei diritti e delle liberta', comunque declinati, impone il veto di un moralismo tragico e irresponsabile e' necessario che, nuovamente, come sul divorzio 20 anni fa, si ricrei l'unita' laica, politica, responsabile di chi non subisca con vergogna, ma rivendichi con orgoglio la continuità della tradizione radicale, da cui oggi tutti, compreso il Pds - e quindi innanzitutto 'i sospettati' - si sentono in dovere di dissociarsi.
Ai clericali, diciamo che, se la Consulta fosse, davvero, Corte Costituzionale, fra poche settimane, il paese sarebbe tornato (su droga e aborto) a darci ragione, come nel 1974, sul divorzio.
Al Pds, a chi oggi vuole il monopolio della politica sui diritti (fino a disconoscerne la, indubitabile, 'paternità' radicale), diciamo che occorre, su questo, essere coerenti; senza astuzie, senza ambiguità".