Mi dispiace, ma le argomentazioni piagnisteesche sulla data del voto referendario sono simili alle autocontraddittorie e autocontraddicentesi arrampicate sugli specchi della Corte Costituzionale.
DC> che nessuna norma impedisce che elezioni
DC> amministrative e referendum vengano tenuti in
DC> coincidenza di data; che va salvaguardato il carattere
DC> specificatamente autonomo delle elezioni indette per il
DC> rinnovo di alcuni consigli comunali e provinciali, che
DC> non devono in alcun modo essere assimilate ad elezioni
DC> politiche generali, per la quali è vietata la
DC> coincidenza con il voto referendario; che la campagna
DC> elettorale per le elezioni amministrative verrebbe
DC> arricchita anche di temi riguardanti le amministrazioni
DC> locali e che, come dimostrano importanti esperienze
DC> straniere, la coincidenza di diverse votazioni non
DC> sfavorisce certo un voto informato e consapevole; che
DC> significative economie di bilancio potrebbero essere
DC> realizzate grazie alla coincidenza dei due
DC> appuntamenti elettorali sopra ricordati
L'unica voce sensata e' l'ultima, quella sui costi. Per il resto, a Cesare quel che e' di Cesare. C'e' una legge che prescrive i termini entro i quali un organo a cio' delegato fissa la data delle consultazioni? Questa legge e' stata rispettata? se si', poche storie. La legalita' e' la legalita'.
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