Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, Segretario nazionale dei Club Pannella-Riformatori:
Roma, 26 febbraio 1997
"L'esordio di Guido Rossi alla guida della Stet stato caratterizzato da determinatissimi proclami sulla tempestivitß con cui egli si appresta a 'vendere ed andarsene'. Bene: siamo abituati a questi proclami e al deserto di iniziative che li ha finora seguiti, ma gli facciamo i migliori auguri nella speranza che possa rompere questa penosa tradizione.
Un primo inciampo, per , dobbiamo segnalarlo subito: la marcia indietro sulla Golden Share, ieri da Rossi definita utile a nascondere 'l'orrendo strapotere dei boiardi' oggi, invece, passibile 'di un buon uso, purch a tempo'.
Siamo sicuri che questa sbandata statalista all'insegna della real politique e della strizzatina d'occhi a Bertinotti sia una "tassa" pagata a malincuore.
Per fare una privatizzazione sostanzialmente smentita dalla presenza contemporanea dell'Antitrust, dell'Authority, della scelta del nocciolo duro, del limite al possesso azionario e, dulcis in fundo, della Golden Share siamo sicuri che il Professore sarebbe rimasto volentieri al suo studio professionale e all'Universitß. O no?
Comunque sia, per quel che ci compete verremo sicuramente in suo soccorso con il referendum per l'abolizione della golden share, da Rossi definita 'anomalia paesana', che si terrß la prossima primavera e che ci auguriamo i partiti abbiano la forza e il coraggio di non 'occultare' in piena estate: sarß l'occasione per contare le forze del 'partito delle privatizzazioni', nel paese e nel parlamento. Siamo sicuri che nel paese vinceremo, un po' meno nel palazzo".