Bruxelles, 26 febbraio 1997 Alla cortese attenzione di
Goetz Michael UNGERER e Salvatore CORRADI
Gentili Signori,
E' ormai trascorso circa un anno da quando ci siamo incontrati a Strasburgo, anche con l'On. Marco Pannella, per discutere di un eventuale impegno comune per la riforma delle leggi italiane in materia di collocamento al lavoro.
La nostra proposta era quella di organizzare un referendum abrogativo delle suddette leggi, impegnandoci nella raccolta delle 500.000 firme autenticate necessarie per lasciare agli elettori la scelta (a nostro avviso scontata) tra l'attuale sistema di monopolio statale degli Uffici di collocamento ed un sistema aperto anche agli operatori privati, come primo passo per una ampia liberalizzazione del settore.
Nonostante fossimo perfettamente d'accordo sulla necessitß di sbloccare la situazione, non riuscimmo poi a dare seguito effettivo al nostro colloquio.
Ci permettiamo oggi di risollecitare la vostra attenzione in quanto riteniamo che l'anno trascorso fornisca a noi tutti qualche ragione in pi· per riprendere in mano quel progetto.
Infatti non solo la normativa sugli Uffici di collocamento rimasta invariata, ma nessuno degli altri provvedimenti promessi dal Governo sulla flessibilitß del lavoro stato concretamente attuato, proprio mentre il dibattito nel Paese sta dedicando un'attenzione sempre maggiore a questo argomento.
Un altro elemento degno di nota il fatto che nelle scorse settimane per la prima volta illustri rappresentanti del mondo delle imprese hanno deciso di fare fiducia ai referendum come strumento di cambiamento anche in campo economico: 36 persone, tra imprenditori e rappresentanti di associazioni di categoria, hanno infatti destinato contributi superiori ai 15 milioni di lire a testa per sostenere alcuni "nostri" referendum, ed anche grazie al loro contributo gli italiani potranno votare entro giugno ad esempio sull'eliminazione dei privilegi mantenuti dallo Stato nelle aziende privatizzate.
Il nostro movimento politico si sta in questi giorni organizzando per una campagna di raccolta delle firme necessarie per nuovi referendum che dovrebbe partire a metß marzo per concludersi prima dell'estate. Il tema degli Uffici di collocamento uno di quelli a cui siamo particolarmente interessati ed abbiamo giß proceduto allo studio della legislazione da abrogare attraverso il referendum, nonch alla predisposizione di un nuovo testo di legge di iniziativa popolare da presentare congiuntamente al referendum.
Torniamo dunque a chiederVi un incontro per valutare, insieme ad altri operatori del settore se lo desiderate, l'opportunitß di garantire da parte vostra un sostegno (in termini organizzativi e di informazione) che potrebbe imporre alla classe politica italiana di occuparsi con urgenza della materia, e che sarebbe per noi determinante nello scegliere se impegnarci o meno su questo specifico referendum.
Distinti saluti,
Gianfranco Dell'Alba
(deputato europeo)Marco Cappato
(Segretario nazionale del Movimento)