Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
lun 05 mag. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza Movimento club Pannella
Partito Radicale Esperanto - 28 febbraio 1997
L'associazione radicale "espERAnto" chiede ufficialmente al "Bureau Europeo per le Lingue Meno Diffuse" che l'Esperanto ne entri a far parte a tutti gli effetti.

DICHIARAZIONE del Segretario dell'Associazione Giorgio PAGANO.

L'ERA e' stata la prima associazione europea a raccogliere l'allarme lanciato dal Prof. Krauss (Universita' di Fairbanks, in Alaska) sulla morte di circa 2000 delle 6000 lingue del mondo e sulla prevedibile scomparsa del 90% del patrimonio linguistico-culturale mondiale entro il prossimo secolo.

Di fronte ad una simile prospettiva, nella quale le prime a morire sono ovviamente le lingue minoritarie, abbiamo ritenuto senz'altro importante lo stringersi insieme delle realta' linguistiche minoritarie tutte, indipendentemente dalle loro origini.

Come un uomo vivo, anche se la sua nascita e' stata "in provetta" e' una persona che deve avere tutti i diritti di qualsiasi altro uomo concepito "naturalmente", cosi' una minoranza di carattere diasporico come quella esperantista ed esperantofona, anche se nata non da un'entita' territoriale bensi' da un'esigenza culturale, di fatto, e' una minoranza che, come tutte le altre, ha diritto a difendersi e ad essere difesa.

Il Parlamento Europeo in un suo documento ufficiale (Parere Patterson del 9/7/80, PE 64.563/def) affermava che in Europa i locutori della lingua Esperanto ammontano a circa 10 milioni d'individui; gia' da qualche anno l'Esperanto e' stata riconosciuta come lingua letteraria dal PEN club internazionale; il Ministero della Pubblica Istruzione italiano (secondo solo a quello finlandese) ha dedicato a tale idioma uno Studio di circa 40 pagine diramandolo a tutte le scuole della Repubblica il 10/4/95 (Bollettino Ufficiale del Ministero della Pubblica Istruzione n·21-22, 1995); il Santo Padre usa l'Esperanto ininterrottamente dal 1994 tra quelle pochissime lingue del globo (una cinquantina) attraverso le quali impartisce ogni anno al mondo le consuete benedizioni "urbi et orbi" di Natale e Pasqua.

Tutto cio' insieme al fatto che gia' da tre anni l'ERA intrattiene rapporti informali con il Comitato italiano del Bureau ci consente di ritenere che ci siano piu' che concrete ragioni per una accettazione della nostra richiesta.

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail