Dichiarazione di Lorenzo Strik Lievers, del Movimento dei Club Pannella-Riformatori, già membro delle commissioni Istruzione e Cultura del Senato e della Camera.
Il problema non è quello se nella scuola sia bene o no commemorare una figura eminente della storia culturale e politica italiana come Gramsci. Quello che offende e preoccupa è la ferita che la circolare di Berlinguer reca ai principi stessi della libertà di insegnamento e della responsabilità professionale dei docenti.
Il ministro - proprio il ministro che annuncia l'autonomia delle scuole come propria priorità - vuole che "in tutte le scuole del regno" si affronti un determinato argomento, e indica anche l'ottica nella quale esso va preso in esame (per di più quella, come dire?, improbabile di un grande leader e pensatore comunista deformato ad alfiere dei "valori di libertà e democrazia"). Peggio ancora, dà istruzioni ai presidi di riunire gli organi collegiali delle scuole perché provvedano in merito. Significa che i consigli di istituto o i collegi dei docenti sono chiamati a decidere a maggioranza che cosa a lezione dovranno dire, e come, i professori di storia e filosofia?
Di fronte a un "invito" così formulato una sola strada resta ai docenti preoccupati di difendere, con la propria, la dignità e funzione della scuola, quale che sia posizione di ognuno a proposito di Gramsci: quella dell' obiezione di coscienza". Per parte nostra, siamo pronti ad aiutarli a promuoverla e a organizzarla.
Roma, 2 marzo 1997