Roma, 5 marzo 1997Dichiarazione di Pietro Milio, Senatore della Lista Pannella.
"Il nuovo appello del Presidente della Repubblica per la cancellazione del reato di abuso d'ufficio è addirittura imbarazzante. Non solo Scalfaro, con una precedente esternazione, ha spinto Governo e Parlamento ad occuparsene, ma oggi, perentoriamente, ha chiesto una decisione in tempi certi.
Non sappiamo quali reconditi motivi spingano il Capo dello Stato ad affrontare questa delicatissima materia.
Sappiamo, però, che nulla egli disse quando la contestazione di questo reato colpiva nel periodo caldo di Tangentopoli (uno sgarbo alla Procura di Milano sarebbe stato pericoloso).
Sappiamo che questo reato colpisce in massima parte amministratori locali dell'Ulivo che governano l'80 per cento e più delle città italiane.
Sappiamo, inoltre, che - al contrario di quanto sostiene Scalfaro - la negazione dello "Stato di diritto" si concreta molto più nelle spericolate enunciazioni del Presidente che non nell'abolizione di questo reato".