a parte il fatto che essi sono liberal-democratici, e che dubito che blair conceda loro riforme elettorali in cambio di coalizione, se e' per questo dubito che blair vinca le elezioni...
il problema del proporzionalismo va letto contestualmente (scusate il termine gulliano).
dopo secoli di uninominale maggioritario forse un cambio non potrebbe nuocere, il problema semmai sara' capire se la forma di governo resta la stessa e quali saranno i rapporti parlamento esecutivo.
Se e' per questo gli inglesi, parrebbero pure intenzionati, sempre su spinda new labor, a scrivere una piccola costituzioncina, ora se da una non lo augurerei a nessuno di andare a parallizzarsi in cose simili dopo oltre700 anni di civilita' "occidentale"
dall'altro la prospettiva europea, e magari di stati uniti di europa, con tanto di carta fondante, mi pare che ponga alcuni tipi di vincoli, se non addirittura di obblighi.
Recentemente anche l'ex presidente tedesco dell'internazionale liberale ha sottolineato che i liberali europei sono per il sistema elettorale proporzionale motivandolo, come sempre, con la necessita' della pluralita' di voci... e' chiaro che ognuno,
tranne noi, tira l'acqua al proprio mulino, ed essendo i liberali una specie rara, e in continuo litigio, non ci si poteva aspettare altro.
plaudo comunque al realismo pragmatico dei sudditi di sua maesta'
--- MMMR v4.60unr * +[periodo di prova scaduto da 7852 giorni.]+