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Conferenza Movimento club Pannella
Vernaglione Piero - 6 marzo 1997
In seguito alla richiesta di qualche conferenziere, inserisco un modesto e necessariamente sintetico schema delle motivazioni della Corte Costituzionale per i referendum bocciati. Alcune di queste le ho lette e ne ho fatto una sintesi, altre le ho ricavate dalle sintesi dei giornali. Meglio che niente.

Quota proporzionale per Camera e Senato: necessità di ridisegnare i collegi e la conseguente paralisi delle assemblee parlamentari (vuoto legislativo).

Sistema elettorale CSM: disomogeneità del quesito, perché comprende disposizioni del tutto indipendenti dai diversi sistemi elettorali. Questioni non assimilabili.

Guardia di finanza: strumento referendario inidoneo e incongruo rispetto al fine dichiarato, la smilitarizzazione. Sembra tradursi in un referendum di indirizzo.

Responsabilità civile dei magistrati: quesito ambiguo perché non definisce in maniera chiara la posizione dello Stato nel giudizio di responsabilità.

Aborto: il quesito determina un regime di totale, libera disponibilità da parte della donna, circostanza inammissibile perché vengono coinvolti interessi costituzionalmente rilevanti, come il diritto alla vita del nascituro, il diritto alla salute, la tutela della maternità, dell'infanzia e della gioventù.

Legalizzazione droghe leggere: contrasta con le convenzioni internazionali di New York e Vienna, cui lo stato italiano è vincolato (art. 75 Cost., trattati internazionali).

Pubblicità RAI: la proposta non è solo abrogativa di norme, ma anche innovativa e sostitutiva.

Sostituto d'imposta: leggi tributarie e di bilancio (art. 75 Cost.)

Servizio sanitario nazionale: chiarezza del quesito: non è vero che, abrogato l'obbligo di iscrizione al SSN, ne deriva la possibilità di adempiere all'obbligo di iscrizione mediante una società privata.

Modulo scuola elementare: chiarezza del quesito: non è chiaro se sia contro il modulo o contro l'obbligatorietà del modulo (e dunque non è chiaro circa l'autonomia nell'organizzazione da parte delle istituzioni scolastiche).

Abolizione PRA: omogeneità del quesito: l'eliminazione del PRA coinvolge testi normativi diversi.

Ministero Sanità: norme a contenuto costituzionalmente vincolato, cioé non proprio costituzionali, ma derivabili da norme costituzionali.

Ministero Turismo: mancanza di omogeneità del quesito: disposizioni diverse.

Potere direttivo statale sulle materie delegate alle Regioni: principio costituzionalmente vincolato.

Ministero dell'industria: incongruità del quesito, perché non risultano menzionate alcune funzioni svolte dal ministero.

Funzione statale di indirizzo sugli atti delle regioni: materie costituzionalmente vincolate.

Divieto alle regioni di rapporti con l'estero: materie costituzionalmente vincolate.

Attuazione regionale delle direttive UE: materie costituzionalmente vincolate.

 
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