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Conferenza Movimento club Pannella
Salvidio Ascanio - 8 marzo 1997
Difendo Scalfaro, ultimo feudatario

Quando un Presidente della Repubblica, concepito come pater nationis et arbiter super partes comincia a parlare troppo e di tutto, quando si mostra debordante dal suo ruolo caratteristico, una tirata d'orecchi da parte del Parlamento o da parte della stampa non puo' che far bene alla democrazia. Questo in un paese liberale.

Quando, invece, la liberta' comincia ad essere un ricordo, ogni potere indipendente all'interno dello Stato diventa, paradossalmente, un valore di tipo pluralistico. Cosi', in uno stato come il nostro, sempre piu' schiavo di quel demone che con il rifiuto di andare a nuove elezioni dopo il Ribaltone, il Presidente Scalfaro ha evocato inconsapevolmente dal sepolcro ove il verdetto del 27 marzo 94 lo aveva seppellito, ogni centro di potere diventa un contro-potere al regime e va difeso.

Io difendo, quindi, Scalfaro, perche' ormai lo vedo vittima di quel mostro che lui stesso ha voluto risvegliare.

Se prima di ieri e dello scambio di veleni tra Prodi, Borrelli e Flick la mia era una semplice sensazione, oggi non ho piu' dubbi. La grande sinistra di "giustizia, lotta e governo" ha iniziato le manovre per spazzar via l'ultimo ostacolo che si frappone tra essa ed il controllo assoluto del potere: la poltrona del Capo dello Stato.

Quando Scalfaro sara' stato zittito o sara' stato costretto alle dimissioni, al suo posto salira' un uomo di regime, che avra' anche i voti di quella parte del centro destra che oggi tace attonita e guarda annichilita e asservita allo scontro tra il Grande PDS e la Presidenza della Repubblica.

E cosi', pur condividendo le critiche che vengono mosse a Scalfaro da chi gli rimprovera di essere un presidente che fa politica, io invito i radicali a pensare bene se non sia il caso di cambiare rotta e fare muro attorno al Presidente.

Mi rendo conto che l'idea puo' stupire, e che oggi, dopo quello che Prodi ha detto in Senato, saremmo tutti tentati d'impulso di andare a difendere, piuttosto che Scalfaro, Vittorio Feltri. E' vero. Anche Feltri deve essere difeso. Ma credere che Prodi abbia davvero voluto difendere Sclafaro da Feltri col suo discorso e' veramente da ingenui. Prodi ha solo colto un pretesto per far fuori il solo vero media di opposizione che conti. Con Scalfaro lui e i suoi amici faranno comunque i conti dopo.

DIFENDIAMO SCALFARO !

 
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