ORDINE DEI GIORNALISTI: IL COMITATO PROMOTORE REFERENDUM CHIEDE AUDIZIONE ALLA COMMISSIONE AFFARI COSTITUZIONALI
Si è riunita oggi la prima Commissione del Senato, "Affari Costituzionali", con all'ordine del giorno la discussione del disegno di legge per la riforma della professione giornalistica. Il disegno di legge in questione, presentato dai senatori Bedin e Duva, non recepisce le istanze referendarie, né sotto il profilo del libero accesso alla professione, né sotto quello, ancor più importante della libertà di stampa sancita dall'articolo 21 della Costituzione.
Questo sembra essere l'ennesimo tentativo da parte del parlamento di far fuori un referendum importante, come quello sull'Ordine dei giornalisti, impedendo di fatto il voto di quarantotto milioni di cittadini.
Tanto più che, ad oggi, non è ancora stata prevista l'audizione del Comitato Promotore sul referendum "Ordine dei giornalisti", riconosciuto dalla Corte Costituzionale quale Potere dello Stato.
Insomma, la funzione legislativa abrogativa dei cittadini, affermata dall'articolo 75 della costituzione, rischia di essere di nuovo annullata a causa degli escamotages del parlamento. Su questo, cioè sul diritto di voto referendario, non intendiamo transigere. Per questo abbiamo scritto al Presidente Villone ed ai membri della commissione, affinchè al più presto il Comitato promotore, nella sua qualità di potere dello stato ed in rappresentanza di settecentomila cittadini venga immediatamente audito sul disegno di legge in discussione.