Apparentemente tenendo da parte il merito; e sul metodo. Cioè esattamente sul merito.Pannella inizia un digiuno, chiedendo al Governo di tornare sui suoi passi relativamente alla data della consultazione referendaria.
Pannella apre una vertenza, e la propone.
Credo che in termini di metodo sia oggi necessario non solo, o non tanto, unirsi sulla stessa "piattaforma" di Pannella, ma che sia necessario invece da parte nostra agire per rendere evidente lo scandalo della decisione presa dal Governo.
Se un leader intraprende una azione politica - tra l'altro nell'ambito di una strategia che è sempre più chiara - aprendo una vertenza, un confronto, non è detto, e in questo caso, oggi, hic et nunc, non è dunque affatto detto che per sostenere con forza una vertenza ogni atto debba averee lo stesso interlocutore e la stessa controparte.
Per dirla chiaramente, credo che il modo migliore, oggi, ora, per rafforzare la politica nostra sia quello non di attendere, né di unirsi necessariamente alla iniziativa di Pannella, cioè magari digiunare.
Non ora, o oggi, almeno.
Avanzo una proposta.
La decisione di oggi del Governo è una sottrazione di potestà operata ai danni di quelli che si chiamano cittadini. E' quello che abbiamo da rendere evidente. E' la base su cui Pannella apre la vertenza,m e quella base dobbiamo rafforzare.
Occorre insistere e rendere evidente lo scandalo di un Governo che ha paura delle opinioni del paese, e dei referendum. Con il resto.
Vi è un ulteriore furto di legalità, di diritto costituzionale. Di diritto, prima e più che di diritti individuali.
Il migliore modo per essere partecipi e rafforzare la iniziativa di Pannella è insistere sulla verità del furto. Furto di voto, di potestà fissate dall'Ordinamento.
Satyagraha significa letteralmente insistenza nella e sulla verità.
Per rendere evidente il furto.
Io credo che occorra andare con un ombrello davanti a Palazzo Chigi. Restando e prevedendo di restare lì giorno e notte, alternandoci, giorno e notte. Essendo lì semplicemente con un ombrello aperto. Un ombrello quale si vuole.
Può sorgere, o si può essere noi a far sorgere, la assonanza con il banalissimo adagio "piove, governo ladro". Possiamo pure su questo giocare.
Ma il punto è che quell'ombrello che si muove con una persona, o più ombrelli con più persone, rendono evidente lo scandalo della sottrazione di sovranità.
L'ombrello è un segnale. Solo un segnale. Nemmeno servono cartelli. Nè serve una notifica alla polizia.
Ombrelli a Piazza Colonna.
E la cosa può estendersi alle Prefetture di tutta Italia. E progressivamente a tutti. Sono giornate di sole, e andare in giro con un ombrello è un segnale evidentissimo. Un ombrello che può essere portato da chiunque in giro. Con il sole, magari.
Può aprirsi una catena.
Una catena di evidenziazione di uno scandalo che deriva da una decisione contro la quale Pannella sta battendosi; e magari contro la quale al momento giusto ci uniremo in varie forme in molti.
Governo ladro di legalità e di diritto; e di potere, di potestà degli individui partecipi della società italiana.
Piove.
E "piove" è pure quel che grida il palo quando arriva la Madama.
Le assemblee previste per questi giorni possono consentire la organizzazione anche di questo, di turnazioni alla Prefettura. Purché non si tratti di ombrelli fine a se stessi.
Se questi ombrelli non servono a moltiplicare ulteriormente la mobilitazione non servono. Non servono se non per rendere evidente che per battere il furto occorrono milioni e milioni di dollari.
L'ombrello deve essere il segnale anche o soprattutto di questa necessità politica. E in questo senso chi reca l'ombrello può pure o dovrà soprattutto raccogliere assegni e denaro, con una corsa e un aggiornamento quotidiani.