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Conferenza Movimento club Pannella
Fischetti John - 16 marzo 1997
Digiuno e altro

L'annuncio di questo digiuno mi ha sorpreso, perché per quel che ho capito delle motivazioni e dell'obiettivo, mira a far cambiare decisioni prese nella legalità da organi istituzionalmente competenti a far ciò.

Vincenzo parla di digiuno di dialogo. Evidentemente lui ne sa più di me.

Pensate che ho sempre ritenuto che un digiuno di dialogo dovesse iniziare PRIMA che la questione che interessa venga decisa oppure CONTEMPORANEAMENTE a un comportamento illegittimo che si vuole evidenziare e conbattere, e interrompersi quando la decisione è presa, qualunque essa sia, e credevo anche di sapere che un digiuno nonviolento tende a far rispettare la legalità, non opportunità politiche, per quanto condivisibili.

Gli argomenti che ho avuto modo di sentire, invece, puntano tutto sull'accusa di un utilizzo "di parte" della legge, ma questo è esattamente quello che ciascun governo fa regolarmente. Inoltre quando si dice che quel che andava bene 20 anni fa oggi non è più adeguato (intendo il termine del 15 giugno), si dice una cosa forse giusta, ma che non ha molto a che fare con una prassi liberale se a partire da questa considerazione si tenta di far cambiare idea a chi, bene o male, quella legge l'ha applicata.. Se la legge non va più bene occorre denunciarla e tentare di cambiarla, non prendersela con quelli che la usano così com'è, sia pure per i loro interessi.

Il digiuno iniziato ieri, purtroppo, mi ricorda quelli dei carcerati irlandesi e greci, non, ad esempio, quello contro la disinformazione sulla raccolta di firme per ii referendum (per non parlare dei digiuni "storici").

Una possibile "azione" che propongo per trovare i fondi per il nuovo pacchetto di referendum è di puntare innanzitutto sui firmatari del referendum sul finanziamento pubblico dei partiti. Suddividendo l'elenco dei firmatari per distretto telefonico si possono attivare i vari punti di riferimento per chiamate telefoniche a basso costo, oppure si possono aprire delle linee temporanee presso compagne e compagni che accettino di essere coinvolti in brevi periodi di "telemarketing". Inoltre, più che su giornali inviati ad indirizzari così ampi, anche per quanto riguarda categorie precise (es.

imprenditori, avvocati, etc.) punterei sull'aggancio telefonico diretto, che permette un colloquio maggiormente personalizzato, fatto sempre nella forma dell'agenzia temporanea locale, per tenere bassi i costi. Nel settore del telemarketing occorre esperienza: perché non sondare il terreno con qualche agenzia specializzata?

Infine, direi di prendere atto dei risultati della campagna su confartigianato, confagricoltura, confindustria e via dicendo, e di non pensarci più.

John

--- MMMR v4.50h beta * Gutta cavat lapidem

 
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