ROMA Hotel Universo - 14 marzo '97Documento approvato a sostegno del digiuno di Marco Pannella:
"I cittadini riuniti il 15 marzo '97 nell'assemblea regionale del Lazio del Movimento dei Club PannellaRiformatori, denunciano l'arrogante volontà del Governo, che fa seguito a quella della Corte Costituzionale, di boicottare e impedire l'esercizio del diritto di voto referendario.
Con la decisione del Consiglio dei Ministri di fissare per il 15 giugno la data di svolgimento dei referendum si persegue, infatti, l'obiettivo esplicito di rendere impossibile la partecipazione al voto ad una parte consistente dell'elettorato.
La decisione di far votare gli italiani in un periodo in cui le scuole sono già chiuse e sono iniziati i periodi di ferie estive, nella speranza quindi di far mancare il quorum richiesto per la validità dell'esito referendario, testimonia inoltre l'evidente debolezza di un governo e di una maggioranza che hanno timore di confrontarsi con le opinioni del Paese in un leale scontro politico, al di fuori dei giochi di Palazzo e degli "inciuci".
I motivi addotti per giustificare tale decisione stravolgono ulteriormente i principi costituzionali perché si subordina lo svolgimento di una consultazione referendaria di grande rilievo politico che riguarda quasi 49 milioni di elettori chiamati ad esprimersi su 11 quesiti, rispetto ad una tornata di elezioni amministrative che riguarda 9 milioni di elettori e che per sua natura non può e non deve assumere significati politici di carattere nazionale ma deve essere strettamente ancorata alle specifiche scadenze e urgenze politiche relative al governo di alcune città
I partecipanti all'assemblea, nel manifestare il loro pieno e militante sostegno all'iniziativa nonviolenta promossa e iniziata da Marco Pannella con l'obiettivo di far desistere il Governo da questo ulteriore abuso nei confronti dei diritti costituzionali, invitano tutti i cittadini romani a mobilitarsi per difendere i referendum, ad assicurare i mezzi, le risorse, la forza militante per una nuova campagna di referendum, a partire da quello per l'abolizione del finanziamento pubblico dei partiti.
L'obiettivo di raccogliere nei prossimi giorni 10 miliardi corrispondenti a 200 lire per ogni italiano darebbe, infatti, voce e forza per rispondere adeguatamente alla violenza di chi - con l'avallo persino del Presidente della Repubblica ha usato e usa tutti i mezzi anticostituzionali e antidemocratici per annullare e rendere inagibile lo strumento referendario, unico mezzo a disposizione dei cittadini per fare fronte agli abusi di una partitocrazia ogni giorno di più arrogante."