Sabato 15 marzo, la mattina, un po' prima delle 9, dai microfoni di Radio Radicale Iuri Maria Prado ha svolto uno dei suoi "editoriali" commentando la situazione politica e alcune prese di posizione rispetto alle "priorità" della politica del Polo delle libertà, che molti vorrebbero fossero ispirate dai canoni "cattolico-liberali".
Premetto che condivido in buona parte le opinioni di Iuri Maria Prado.
Quello che segnalo oggi qui è però un suo "scivolone" davvero brutto.
Parlando di aborto, e di chi vorrebbe una legge più restrittiva di quella attuale, cioè di aborto sostanzialmente proibito o comunque sempre più "di Stato", Iuri Maria Prado ha detto che in questo modo si tornerebbe alle donne che si perforano l'utero con i ferri, alle mammane, oppure alle menzogne dette per potersi liberare della gravidanza indesiderata, trattando così il feto "come una scimmia o come un mongoloide".
Non so a questo punto come Iuri Maria Prado pensi sia opportuno trattare quelli che lui chiama "scimmie" e "mongoloidi".
Davvero un brutto scivolone. Povero Iuri. Che pena.
John
--- MMMR v4.50h beta * Gutta cavat lapidem