REFERENDUM: SULLA DATA DEL VOTO QUINTO GIORNO DI SCIOPERO DELLA FAME DI MARCO PANNELLA
Comunicato della segreteria del Movimento dei Club PannellaRiformatori
Marco Pannella è giunto oggi al quinto giorno di digiuno per difendere il diritto di tutti i cittadini al voto referendario, nei confronti del quale il Governo ha assunto decisione palesemente ostruzionistiche. Pannella chiede che il Governo modifichi la decisone di fissare il voto per gli undici referendum per il 15 giugno, cioè a scuole chiuse e con una parte del paese già in vacanza. Respinta la prima richiesta di far coincidere la data del voto referendario con quella del primo turno delle amministrative parziali del 27 aprile sottoscritta da oltre 100 parlamentari , il Comitato Promotore aveva indicato al Governo la data del 4 o, al massimo, del 18 maggio.
Il Consiglio dei Ministri ha invece preso a pretesto una presunta necessità di separare radicalmente la campagna referendaria dal voto amministrativo, anche se quest'ultimo coinvolge meno di nove milioni di elettori e non può in alcun modo essere assimilato ad una campagna elettorale e politica nazionale, se non snaturandone profondamente il significato e negando il diritto di candidati ed elettori ad un voto e ad una campagna elettorale genuinamente "locali" ed amministrativi. Come non bastasse il Governo ha fatto esplicitamente riferimento all'intento di consentire al Parlamento di operare interventi legislativi volti ad impedire i referendum fino all'ultimo istante utile.
L'iniziativa di Marco Pannella considera il fatto che i referendum non sono ancora stati formalmente indetti ed esistono quindi tutti i termini tecnici per rivedere la decisione assunta. Il Comitato Promotore chiederà nelle prossime ore a deputati e senatori di assumere iniziative parlamentari volte a sostenere la richiesta di fissare le consultazioni referendarie in una domenica precedente quella del 1 giugno.