Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, segretario nazionale dei Club Pannella Riformatori.Chi tocca i fili muore. E i fili, in questo caso, non sono quelli dell'alta tensione, ma quelli invisibili anche se altrettanto solidi che legano tra loro i vari poteri del regime, del quale ormai parlano senza remore anche autorevoli commentatori di autorevolissimi quotidiani italiani. Belpietro paga il coraggio di aver scritto "il re è nudo", cioè di avere sparato in prima pagina le pressioni di Scalfaro sulla Consulta per impedire agli elettori italiani il voto referendario sui temi più scottanti e sgraditi, appunto, al regime dei partiti e dei poteri. Pressioni, per altro, che nessuno ha mai smentito in modo convincente.
Intendiamoci, non saremo certo noi a negare ad un editore il diritto di nominare e revocare a piacimento il direttore del proprio quotidiano, in base, immaginiamo, a ben ponderate ed articolate riflessioni sui propri interessi, non necessariamente riconducibili al solo numero di copie vendute. Ciò detto, però, è allarmante il ripetersi delle pressioni da parte del potere politico sulla stampa: ricordiamo la denuncia del direttore del Corriere della Sera, Paolo Mieli, sempre riferita, per altro, a fatti connessi ai giudizi della Consulta sui referendum.
Su tutta la vicenda grava il silenzio dell'Ordine dei Giornalisti. Aspettiamo di conoscerne le motivazioni: potrebbe darsi che l'Ordine abbia deciso di abbandonare l'ottusa difesa corporativa della categoria per abbracciare una logica di mercato e di merito. Nel caso saremmo ben felici di averlo al fianco nella campagna elettorale per il referendum per l'abrogazione dell'Ordine stessoe in favore della libertà di stampa, sul quale si voterà tra poche settimane.