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Conferenza Movimento club Pannella
Donvito Vincenzo - 21 marzo 1997
Club
Fare i club e' importante in questo momento, di organizzazione, lancio e rilancio della nostra organizzazione in vista della nuova campagna referendaria. Tutti gli sforzi devono essere concentrati in questo senso .... per chi fa club, ovviamente.

Se qualche club non si costituisce perche' manca una manciata di iscritti, e' evidente che i compagni non hanno percepito la necessita' nei suoi termini di urgenza.

La situazione di Arezzo, in questo caso, e' emblematica di come non bisognerebbe comportarsi. Succede che la sera X dell'assemblea manca il numero (anche se si poteva evitare), ma che ci si riconvochi al 10 aprile e' inutile a questa campagna. Sara' probabilmente utile ad un'altra campagna che forse faremo in quel periodo, ma sicuramente oggi non e' utile: per il movimento, per l'attivita' stessa ad Arezzo (che tutti sanno non essere stata sonnacchiosa e secondaria).

Credo che bisogna mettersi in testa che i club possono anche essere circoli di cultura politica, ma per l'appunto "anche". So che molti club sono fatti in questo modo, con una percezione dell'urgenza e della necessita' diversa da quella che sto cercando di comunicare attraverso queste righe.

Mi si dira': "l'assemblea cittadina di 10 persone ha deciso cosi'". Io rispondo che l'assemblea cittadina di 10 persone ha tremendamente valore e onore rispetto al club e al movimento dei club, ma e' un gruppo di persone (dieci, ripeto dieci ...) che ha deciso di fare altro rispetto ai numeri e ai tempi della politica.

Quindi, niente di male se il club si riunisce una volta al mese, o si muove solo quando da Roma si comunica che sta per cascare il mondo (non e', ovviamente il caso di Arezzo, ma e' comunque una situazione diffusa .. basta ascoltare i collegamenti di Mariano alla radio). Ma oggi c'e' quello che c'e'. Con il presidente del movimento in digiuno, i giorni che ci separano dall'avvio dei referendum che diventano sempre meno, e, soprattutto, con un movimento che a giugno si sciogliera' e che ha bisogno di strutture, orgnaizzazione e aggregazione in questo momento per un futuro migliore, e non in futuro per momenti migliori.

La non percezione dell'eternita' e dell'indispensabilita' nella politica libertaria, credo sia elemento d'azione trainante. Il resto credo sia roba da raccontare al camino ai compagni che "e' tutto da rifare", ma che sono sfiduciati in qualunque azione per il rifare.

 
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