COMUNICATO STAMPA
PER IL DIRITTO AL VOTO SUI REFERENDUM. PANNELLA IN SCIOPERO DELLA FAME DAL 14 MARZO PERCHE' IL VOTO SIA ANTICIPATO AD UNA DOMENICA ANTECEDENTE IL 1 GIUGNO. PRESENTATA UNA MOZIONE AL SENATO DA QUASI CENTO PARLAMENTARI. PANNELLA E' AFFIANCATO ANCHE DA ALTRI DIGIUNATORI IN TUTTA ITALIA. AD OGGI SONO PIU' DI 70 IN TOSCANA, DI CUI UNA TRENTINA A FIRENZE.
Firenze, 23 marzo 1997. Il governo ha convocato il voto referendario per il 15 giugno, una data in cui il termine dell'anno scolastico e l'inizio delle vacanze impedira' a milioni di italiani l'esercizio del diritto di voto. Il motivo sarebbe che il 27 aprile ci sono le elezioni amministrative ... che riguardano 8 milioni di italiani, mentre il voto referendario coinvolge 49 milioni di elettori. E non si capisce, poi, perche' le elezioni amministrative dovrebbero interferire con il voto referendario, a meno che il governo non abbia intenzione di dare una valenza politica nazionale ad un voto che invece e' solo amministrativo e parziale.
"Ci sono Paesi come Usa e Svizzera -dice Vincenzo Donvito, coordinatore dei club Pannella-Riformatori in Toscana- dove il voto referendario e' espresso insieme a quello amministrativo o politico. Ma per i nostri governanti i cittadini non sono maturi, o, che e' la versione piu' credibile, il voto referendario e' il solo voto libero che puo' mettere in crisi il regime Ulivo-Polo-Lega che si e' consolidato con l'approvazione della nuova legge sul finanziamento pubblico dei partiti. Un attentato al diritto di voto da cui ci difenderemo anche con i nostri corpi, e per questo ci affianchiamo a Pannella".
Intanto una mozione in tal senso e' stata presentata al Senato da quasi cento parlamentari.
Alle ore 12 di oggi quasi 70 persone in Toscana hanno annunciato il loro sciopero in sostegno a Marco Pannella, che ha cominciato a non mangiare dallo scorso 14 marzo per chiedere al Governo di anticipare la data in una domenica antecedente il 1 giugno. Di questi, quasi 30 sono fiorentini.
"Rivolgiamo un appello a tutti i fiorentini e toscani -continua Vincenzo Donvito- a unirsi a noi per far sentire la voce degli scippati del diritto primario di una democrazia, quello del voto. Si puo' fare lo sciopero della fame per 1-2-3 giorni e oltre: basta di assumere tre cappuccini al giorno e di testimoniare -anche sul posto di lavoro o di studio- questa scelta. Uno sciopero che non crea difficolta' a tutti come, per esempio, il blocco dei servizi pubblici o il blocco di una strada, ma che chiama alla sua responsabilita' chi sta violando un diritto sancito o ne sta facendo un uso di parte".
I fiorentini che, in questo momento, hanno dato il loro impegno per lo sciopero della fame, sono i seguenti: Romano Capanni, commerciante; Antonio Castaldini, albergatore; Leonardo Cipriani, commerciante; Filippo Panti, studente; Piero Zazzetta, studente; Alessandro Calamai, imprenditore; Eleonora Cortopassi, studente; Erika Di Vincenzo, agricoltore; Vincenzo Donvito, editore; Gianluca Pancani, commerciante; Sandra Neri, giornalista; Marco Bazzichi, studente; Maria Pia Giovannozzi, pensionata; Patrizia Piombanti, casalinga; Alessandro Garzi, studente; Alice Cigna, studente; Massimo Peruzzi, commerciante; Ennio Bazzoni, pubblicitario; Carmine Di Giorgio, studente; Antonella Landi, commerciante; Gianna Candreva, impiegata; Pierina Cecconi, pensionata; Nicola Capodilupo, pensionato; Claudio Arrighi, consulente aziendale; Giuseppe Maggi; Gianni Oliveti, studente; Davide Bacarella, impiegato; Fioravante Scognamiglio, imprenditore.