Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
gio 08 mag. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza Movimento club Pannella
Segreteria Rinascimento - 23 marzo 1997
Roma, 23 marzo 1997
GOLDEN SHARE: CLUB PANNELLA, CIAMPI NON FIRMI IL DECRETO

Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, Coordinatore del comitato promotore del Referendum sulla golden share.

Domani, lunedì 24 marzo 1997, dopo un avvilente trattativa con il partito di Rifondazione Comunista, il ministro Ciampi dovrebbe varare il decreto che stabilisce il contenuto della golden share per la Stet, in vista della dismissione. I neocomunisti hanno fatto il loro dovere di avversari del mercato delle privatizzazioni, piegando il Governo ad una mediazione poco onorevole: la presenza contemporanea di Antitrust, Authority, scelta del nocciolo duro, limiti alla partecipazione azionaria e golden share "pesante", nega prepotentemente nei fatti la natura dell'operazione che, più che una privatizzazione, si appresta a rappresentare un ben riuscito tentativo di "pubblicizzazione di risparmio privato".

Chiediamo al Ministro Ciampi, per l'ennesima volta, di compiere un gesto di coraggio e di forza rinunciando al decreto sulla golden share per la Stet. in considerazione di almeno tre ordini di motivi. Primo per l'attenzione dovuta alla Commissone Europea - al Commissario Monti in particolare - che si appresta a licenziare una Comunicazione sulla questione generale della riserva di poteri dei Governi nelle aziende pubbliche cedute ai privati. Secondo per un minimo di rispetto per la volontà popolare, su cui si dovrebbero basare le istituzioni repubblicane, che si esprimerà nelle prossime settimane in un referendum che chiede l'abolizione della legge in base alla quale Ciampi si appresta a varare il Decreto. Terzo perché il contenuto delle modifiche statutarie per Stet e Telecom, che verrebbero indicate nel Decreto stesso, non potranno essere comunicate nei tempi dovuti alla Consob, rendendo impugnabili le eventuali deliberazioni assembleari di mercoledì prossimo.

Per parte nostra non lasceremo nulla di intentato per affermare il rispetto della volontà popolare e referendaria contro la logica prepotente del "fatto compiuto" voluta dal Governo, nonché, naturalmente per garantire il rispetto della Legge.

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail