REFERENDUM ED ELEZIONI AMMINISTRATIVEUna mozione presentata al Consiglio regionale del Veneto da Fabrizio De
Checchi, Consigliere regionale di Forza Italia chiede che vengano abbinate le
elezioni amminitrative con i referendum.
In una domenica compresa tra il 15 aprile e il 15 giugno prossimo, il presidente della
Repubblica, su proposta del ministero dell'Interno, fisser{ la data di voto per gli undici
referendum dichiarati ammissibili dalla Corte costituzionale lo scorso 30 gennaio. Il
ministro dell'Interno, Giorgio Napolitano, ha stabilito che il 27 di aprile (primo turno) e
l'11 maggio (eventuale ballottaggio) i quasi nove milioni di cittadini interessati
rinnoveranno le amministrazioni comunali della propria citt{, lasciando intendere che a
parere del governo sarebbe meglio non far coincidere il voto referendario con quello per
l'elezione diretta del sindaco. A questo punto la data per la consultazione referendaria }
pressoch} scritta. Domenica 15 giugno, ovvero l'ultimo giorno disponibile secondo la
legge.
Il Veneto } tra le regioni che guidano l'iniziativa dei cinque referendum federalisti
rimasti dopo la decisione della Corte costituzionale. Per Fabrizio De CHECCHI
consigliere di Forza Italia," La questione delle date } solo apparentemente una
questione marginale. Spostando all'ultimo giorno utile il voto, da un lato si tenta di
prendere tempo per cercare una soluzione legislativa che possa evitare i referendum,
dall'altro si spera che a met{ giugno la gente vada al mare e non si raggiunga il quorum
necessario a rendere valida la consultazione". Per scongiurare tale ipotesi Fabrizio DE
CHECCHI ha presentato oggi una mozione al Consiglio regionale alla quale hanno
aderito 31 consiglieri esponenti di Forza Italia, Legangono messi in votazione addirittura
insieme alle presidenziali. Convocare i cittadini alle urne per il voto referendario in data
15 giugno significherebbe voler correre il rischio di non raggiungere il numero minimo
di voti necessario a rendere validi i referendum, procurando cos~ un grave danno alla
democrazia e allo stesso tempo vanificando lo sforzo economico necessario".