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Conferenza Movimento club Pannella
Donvito Vincenzo - 26 marzo 1997
DIGIUNO TOSCANA

COMUNICATO STAMPA

PANNELLA IN SCIOPERO DELLA FAME DAL 14 MARZO PERCHE' IL VOTO REFERENDARIO SIA ANTICIPATO AD UNA DOMENICA ANTECEDENTE IL 1 GIUGNO. PRESENTATA UNA MOZIONE AL SENATO E ALLA CAMERA. PANNELLA DA SABATO 22 MARZO E' AFFIANCATO ANCHE DA OLTRE 400 DIGIUNATORI IN TUTTA ITALIA. AD OGGI SONO PIU' DI 150 IN TOSCANA, DI CUI PIU' DI QUARANTA A FIRENZE.

Firenze, 26 marzo 1997. Pannella digiuna dal 14 marzo, oltre 400 italiani digiunano con lui da sabato 22 marzo, di cui piu' di 150 toscani e oltre 40 fiorentini. Una mozione con procedura d'urgenza (quasi cento firmatari) e' stata presentata al Senato, e un'altra e' alla Camera. La richiesta e' di fissare il voto referendario in una domenica antecedente il 1 giugno e non al 15 giugno come fissato. I tempi tecnici ci sono. E' solo volonta' politica, cioe' far si' che 49 milioni di italiani possano votare, e non in parte essere gia' in vacanza. Il bisticcio con la data delle elezioni amministrative parziali e' finto, perche' niente stabilisce che non si possa votare nello stesso giorno, e poi queste amministrative riguardano solo 8 milioni di italiani.

Vincenzo Donvito, coordinatore in Toscana dei club Pannella, fa sapere che: "Il governo in questo modo fa intendere solo una cosa: la paura del voto referendario, l'unico voto libero degli italiani. E gia' la Corte Costituzionale, cassando con motivazioni illegali ben 19 referendum dei 30 che doveva esaminare aveva confermato questa volonta'. Rivolgiamo un appello a tutti i fiorentini e toscani a unirsi a noi per far sentire la voce degli scippati del diritto primario di una democrazia, quello del voto. Si puo' fare lo sciopero della fame per 1-2-3 giorni e oltre: basta assumere tre cappuccini al giorno e di testimoniare -anche sul posto di lavoro o di studio- questa scelta. Uno sciopero che non crea difficolta' a tutti come, per esempio, il blocco dei servizi pubblici o il blocco di una strada, ma che chiama alla sua responsabilita' chi sta violando un diritto sancito o ne sta facendo un uso di parte".

 
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